RECORD PER LA 4a OUT
È stata un’edizione da record con 1.450 partecipanti provenienti da trenta nazioni. Questi i numeri della 4a Orobie Ultra-Trail, una delle rassegne più sentite dedicate agli ultra maratoneti. E proprio da Clusone, nella mattinata di venerdì 27 luglio, ha preso il via la corsa più dura, quella da 140 chilometri con un dislivello di addirittura 9.500 metri. Tanta la gioia e l’orgoglio dei vincitori, Isabella Lucchini al femminile e Marco Zanchi al maschile. Per il calzolaio di Cene, classe 1976 e alfiere del Team Vibram, è il secondo successo nella competizione dopo quello ottenuto nel 2015. Una vittoria meritata, ottenuta dopo ben 23 ore, 14 minuti e 31 secondi di fatica, nuovo tempo record che ha superato quello del duo Macchi-Rossi segnato lo scorso anno. La svolta decisiva in quella che ha assunto le sembianze di una vera e propria battaglia agonistica è arrivata nella notte tra venerdì 27 e sabato 28 luglio: proprio il varesino Macchi, portacolori dell’Eolo Team, in fuga a ritmi altissimi per oltre 80 km, si è fermato nei pressi di Zambla a causa di un problema al ginocchio. Da lì in avanti lo sprint di Zanchi, che dopo aver sportivamente spronato l’avversario a continuare è ripartito con ancora più grinta e concentrazione fino al dolce epilogo del traguardo della Città Alta di Bergamo. Al secondo posto spazio invece a Oliviero Bosatelli dell’E-Rock Team, pompiere di Gandino che centra il quarto podio su quattro edizioni disputate. Per lui, frenato da una caduta al Curò, un distacco di addirittura 51 minuti e 10 secondi, mentre il terzo posto è finito nelle mani del varesino Fabio di Giacomo. Una gara, quella orobica, che si è confermata anche quest’anno estremamente tecnica, dura e di conseguenza amata dagli appassionati. I vertici organizzativi, soddisfatti per il risultato, sono già infatti proiettati verso il futuro, grazie a un’efficacie programmazione triennale costruita con il sostegno delle aziende del territorio. Una manifestazione, la Orobie Ultra Trail, per cui già ora si lavora per l’edizione 2019, magari con l’inserimento di una 42 chilometri. Un’ulteriore occasione per valorizzare gli splendidi paesaggi che compongono le Orobie e, perché no, in un futuro prossimo, anche le valli bergamasche con il sogno proibito degli organizzatori che sperano, un giorno, di poter dare vita a un percorso da 300 chilometri.
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