LA VIRTUS SI CARICA

Ranghi completi, motivazione a mille, si riparte ufficialmente per la prossima stagione di Serie D anche in casa Virtus Bergamo. La squadra di Alzano si è mostrata, infatti, per la prima volta al pubblico nella giornata di domenica 29 luglio, dove al Carillo Pesenti Pigna si è tenuta la conferenza di presentazione della nuova squadra targata Ezio Morosini. La prima, grande novità balza agli occhi immediatamente, in panchina non c’è più l’istrionico Armando Madonna, in vena di grande salto e passato alla Primavera dell’Inter. Al suo posto, il vice, il braccio destro di sempre, Andrea Bruniera, nuovo tecnico bianconero per la stagione 2018/2019. Una scelta, la sua, in linea con il programma che la squadra orobica porta ormai avanti da anni: avere una prima squadra che sia espressione del settore giovanile e quindi delle potenzialità, della crescita e dei valori targati Virtus Bergamo. Principi condivisi non solo dall’allenatore, insieme ad Alessio Germani vero e proprio punto di raccordo con la linea verde, ma anche dal direttore tecnico Pasquale Lascala, fiero di una squadra in grado di amalgamare giovani ed esperti in un mix assolutamente di alta qualità. L’obbiettivo dichiarato per la prossima stagione sarà, ovviamente, quello di mantenere la categoria grazie a una squadra del tutto collaudata, dove al momento sono stati veramente pochi gli innesti, ma tante le conferme. Tra queste quella importantissima di Simone Monni, vera e propria rivelazione della scorsa seconda parte di stagione e autentico gioiellino approdato dalla Pro Piacenza alla corte di Alzano. Gruppo quindi consolidato, per puntare con un pizzico di certezze in più verso la nuova stagione. E nel segno della continuità sarà probabilmente anche il modulo di gioco, un 4-3-3 all’insegna della fantasia per sfruttare al meglio le doti creative dei ragazzi a disposizione di Andrea Bruniera. Per la prossima annata, al via domenica 2 settembre, inutile però nascondersi, la salvezza è senza dubbio alla portata, ma i paletti si porranno partita dopo partita, risultato dopo risultato, perchè, come ha affermato anche il mister, «è inopportuno dire adesso dove si può arrivare».

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