IL GIRO TORNA IN VALLE CAMONICA
L’annuncio ufficiale arriverà solo il prossimo 31 ottobre, ma con tutta probabilità la Val Camonica ospiterà una delle tappe decisive del Giro d’Italia 2019. Secondo le prime indiscrezioni, che verranno sciolte solamente nel corso della presentazione ufficiale che si terrà presso gli studi Rai, la carovana rosa farà meta sulle nostre strade all’inizio dell’ultima, fondamentale settimana di gara. La partenza dovrebbe essere fissata martedì 28 maggio da Lovere, sponda orobica del Sebino, per poi giungere fino a Ponte di Legno. Nel mezzo la scalata del passo Gavia, che con i suoi 2618 metri si candiderebbe, in quanto punto più alto da superare, a Cima Coppi dell’edizione 2019, ma non solo. Successivamente si oltrepasserebbe anche il passo del Mortirolo prima di riscendere verso Monno e riprendere l’ascesa verso Ponte di Legno. In totale, i ciclisti dovranno percorrere circa 200 chilometri che, vista la fase di percorrenza, saranno quasi certamente determinanti ai fini della classifica generale. La tappa da noi più attesa dovrebbe quindi rivedere congiunti Gavia e Mortirolo, ovvero due salite mitologiche per il ciclismo nazionale per una tappa che fin da ora ha acceso l’entusiasmo degli appassionati. Se la partenza da Lovere sarebbe cosa inedita e quindi motivo di vanto per l’amministrazione comunale sebina, in grado di agguantare un vero e proprio sogno dopo i passaggi degli anni precedenti, la località dalignese tornerebbe, invece, con la memoria ai fasti del lontano 1971, ultimo anno in cui ospitò proprio l’arrivo del Giro d’Italia. Ricapitolando quello che dovrebbe essere a tutti gli effetti il percorso definitivo, la tappa, in programma il prossimo 28 maggio, partirà quindi dalle sponde sebine per risalire la valle lungo la statale passando per Darfo Boario, teatro quest’anno dei campionati italiani su strada vinti da Elia Viviani, poi giungerà ad Edolo, dove inizierà la risalita verso l’alta Val Camonica. Un primo passaggio da Ponte di Legno prima di affrontare le rampe del passo Gavia, discesa in Valtellina fino a Bormio, proseguimento verso Mazzo, da dove si inerpica il versante più temuto del passo del Mortirolo. Una volta ridiscesi in Valle Camonica, si riprenderà poi subito a salire. Non sono escluse sorprese in serbo nel finale, ma tutto si deciderà dopo il sopralluogo che avverrà tra i primi giorni di novembre, quando verrà stabilito con esattezza il luogo prescelto per l’arrivo. Intanto sono incominciati i lavori della macchina organizzativa, con l’intera Valle Camonica pronta a tornare sotto i riflettori del grande ciclismo, dopo i Campionati Italiani di Darfo, vinti da Elia Viviani, lo scorso 30 giugno.
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