LE STRADE DEI RICORDI CON GLI EMIGRANTI

Il Monumento all'emigrante camuno alla stazione ferroviaria e dei pullman di Boario Terme è il simbolo di una partenza dalla Vallecamonica che ha lasciato un profondo segno. Molti di coloro che sono emigrati dal secondo dopoguerra hanno sentito il bisogno di riannodare i fili con la propria terra e ricordare i tempi del duro lavoro in terra straniera. Per questa ragione 35 anni fa nasceva l'Associazione emigranti camuni, di cui primi presidente fu il cav. Mario Pellegrinelli. Oggi il testimone è stato raccolto da Elio Montanelli, figlio di emigranti, che guida le attività dell'Associazione, partendo dalla festa annuale. Oltre alla tradizionale ricorrenza annuale, a breve ci saranno iniziative importanti che riguardano le scuole del territorio: una mostra fotografica ed un concorso. L'emigrazione che sfilerà a Boario è ben diversa da quella che anche oggi è ripresa, più strisciante e meno conclamata, ma palpabile e concreta, alla quale l'Associazione emigranti camuni guarda con attenzione per mantenere collegamenti e iniziative a sostengo di chi ancora oggi è costretto a lasciare la propria terra. La cerimonia di questa domenica 18 novembre inizia con una breve sfilata al monumento all'emigrante al piazzale autostazione di Boario Terme dove si svolgerà la parte civile; quindi nella chiesa parrocchiale ci sarà la S. Messa in ricordo degli amici scomparsi e infine il pranzo all'albergo Aprica. La cerimonia sarà resa più solenne dalla presenza della Banda cittadina di Darfo Boario Terme.

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