FESTA DEGLI EMIGRANTI CAMUNI

Festeggiare i propri emigranti tornati in patria è un atto di civiltà sottolineata da tanta commozione: e farlo in un momento in cui l'emigrazione, ogni emigrazione, tutta l'emigrazione, è quotidianamente all'attenzione di tutti propone anche un'analisi del fenomeno emigratorio oggi, nel quale ancora tantissimi italiani, tra cui quelli delle valli alpine e della Vallecamonica, fanno valigia e vanno altrove. L'Associazione emigranti camuni, oltre a ricordare la storia di migliaia di emigranti, vuole anche testimoniare concretamente con la festa annuale e con proposte concrete, rivolte alla scuola, un tema di cui si parla spesso solo per sommi capi, dimenticando le storie molto attuali dell'emigrazione nostrana. La festa degli emigranti camuni si è svolta in tre distinti momenti: l'accoglienza degli ospiti venuti da lontano, con la sfilata al monumento all'emigrante, opera di Raffaele Amoruso, nel piazzale simbolo delle partenze e degli arrivi a Boario Terme; quindi la S. Messa nel tempio Madonna delle nevi e infine la parte associativa dove sono state lanciate le proposte de l'Associazione che intende operare ancora più a stretto contatto con il mondo della scuola, perché i ragazzi sappiano che anche nella loro terra l'emigrazione ha segnato intere generazioni di camuni.

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