L'INCENDIO DI CAMPOLARO SENZA COLPEVOLI
Il Tribunale di Brescia nella seduta di giovedì 26 ottobre 2017 ha assolto per non avere commesso il fatto Oscar Bellicini, di Bienno, oggi 25enne, prosciolto dall’accusa di aver dato fuoco al bosco in località Nodano di Campolaro, nel demanio montano di Prestine, Breno e Bienno, il 4 gennaio 2017 , dove andarono in fumo oltre 220 ettari di prati e boschi. La Procura, dopo indagini condotte dai Carabinieri del Comando di Breno con i carabinieri forestali, era giunta ad individuare proprio Oscar come colpevole di avere innescato il grande incendio. Oscar Bellicini era finito in carcere lunedì 3 aprile 2017 ed era stato scarcerato il 14 aprile dal Tribunale del Riesame, le cui motivazione successivamente erano state adottate dal Giudice monocratico dr. Riccardo Moretti. Contro la sentenza di scarcerazione aveva fatto ricorso in Cassazione il pm Ambrogio Cassiani, titolare dell'inchiesta: la Cassazione, però, ha respinto il ricorco confermando quanto detto dal Tribunale del il riesame. Oscar Bellicini, nel frattempo, era rimasto in carcere per ben 10 giorni: la scarcerazione era avvenuta perché il Riesame aveva ritenuto mancassero i gravi indizi di colpevolezza, lettura fatta anche dalla Cassazione che aveva rigettato il ricorso della Procura contro l’annullamento dell’ordinanza. Oscar Bellicini aveva sempre sostenuto con forza la sua estraneità ai fatti. In aula Oscar ha raccontato che il 4 gennaio 2017, giorno in cui era divampato il rogo, era passato nella zona per tagliare un albero e quindi era tornato a casa. Agli atti dell’indagine erano state acquisite anche le immagini dell’impianto di videosorveglianza posto a valle del punto di innesco e che circa 12 minuti prima dell'incendio avevano registrato il passaggio proprio della vettura. La difesa di Oscar Bellicini, composta dagli avvocati Elisa Zanella e Ennio Buffoli, ha sentito a lungo il maresciallo dei carabinieri forestali De Gennaro, contestando la finestra di osservazione delle auto in transito di quel 4 gennaio lungo il tratto della strada del Crocedomini sotto Campolaro definita area 51: dalle 15.13 alle 15.17 è l'arco di tempo nel quale il possibile piromane si sarebbe mosso nell'area. Sarebbe stata riconosciuta l'auto, mentre di altre due auto in transito non sarebbe stato possibile risalire ai proprietari. Nel corso del processo sono state ascoltate le traduzioni dal dialetto biennese all'italiano delle diverse intercettazioni ambientali con i dialoghi tra Oscar, il padre ed il fratello mentre parlano proprio degli incendi di inizio 2017. Per la Procura erano prove evidenti, ma il Tribunale del Riesame e la Cassazione non hanno ritenuto valide per portare ad un’accusa. Lo stesso hanno sostenuto anche i giudici di primo grado che hanno pronunciato una sentenza di assoluzione «per non aver commesso il fatto» dopo che invece il pm Ambrogio Cassiani aveva chiesto la condanna a due anni e otto mesi. I tre pronunciamenti di tribunali, tutti a favore di Oscar Bellicini, il Riesame, la Cassazione e l'Assise del 26 ottobre 2017, che sottolineano di fatto l'assoluzione piena, lascia molta amarezza per come l'intera vicenda è stata condotta. Contro la sentenza del processo di primo grado il pm Cassiani non ha fato ricorso in appello. Dopo la fase istruttoria, il Comune di Bienno aveva revocato al sua costituzione di parte civile. Il Comune di Breno e la Comunità montana hanno invece confermato la loro costituzione di parte civile per il danno erariale derivante dall'incendio.
Commenti
Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!