OSCAR BELLICINI ASSOLTO CON FORMULA PIENA

Il Tribunale di Brescia ha assolto per non avere commesso il fatto Oscar Bellicini, il 25enne di Bienno prosciolto dall’accusa di aver dato fuoco ai boschi in alta Val Grigna nel gennaio 2017 dove andarono in fumo oltre 220 ettari di prati e boschi. La Procura, dopo indagini condotte dai Carabinieri del Comando di Breno con i carabinieri forestali, era giunta ad individuare proprio Oscar come colpevole di avere innescato il grande incendio. Secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori e adottata dai PM , il rogo era frutto di un piano per creare delle radure in cui la vegetazione non potesse nascondere la selvaggina e in cui l’erba nata da poco avrebbe attirato gli animali selvatici. Oscar Bellicini era finito in carcere su ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Ambrogio Cassiani e vi era rimasto per 10 giorni; quindi il tribunale del Riesame lo aveva scarcerato perché mancavano i gravi indizi di colpevolezza. Già quei giudici avevano sentenziato che non c’era prova della responsabilità del giovane. Questa lettura era stata poi fatta anche dalla Cassazione che aveva rigettato il ricorso della Procura contro l’annullamento dell’ordinanza. In questi 15 terribili mesi, Oscar Bellicini aveva sempre sostenuto con forza la sua estraneità ai fatti. In aula ha raccontato che il 4 gennaio 2017, giorno in cui era divampato il rogo, in località Nodano di Campolaro, era passato in quella zona per tagliare un albero e quindi era tornato a casa. Erano stati due ciclisti di passaggio a fotografare l’auto riconducibile alla sua famiglia: l'auto era parcheggiata nei pressi dell’area dove era iniziato l’incendio. Agli atti dell’indagine durata oltre tre mesi erano state acquisite anche le immagini dell’impianto di videosorveglianza posto a valle del punto di innesco e che nei minuti in cui divampò l’incendio registrarono il passaggio proprio della vettura indicata dai ciclisti. Nel corso del processo sono state ascoltate le traduzioni dal dialetto biennese all'italiano delle diverse intercettazioni ambientali con i dialoghi tra Oscar, il padre ed il fratello mentre parlano proprio degli incendi di inizio 2017. Per la Procura erano prove evidenti, ma il Tribunale del Riesame e la Cassazione non hanno ritenuto valide per portare ad un’accusa. Lo stesso hanno sostenuto anche i giudici di primo grado che hanno pronunciato una sentenza di assoluzione «per non aver commesso il fatto» dopo che invece il pm Ambrogio Cassiani aveva chiesto la condanna a due anni e otto mesi. Oscar era stato arrestato e finito in carcere nell'aprile del 2017 e rilasciato proprio all'antivigilia del giorno di Pasqua: ora dopo 15 mesi questa assoluzione lascia molta amarezza per come l'intera vicenda è stata condotta.

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