NATALE: IL DONO DELLA SEMPLICITÀ

E così il Natale se ne è andato anche quest'anno. Dispiaciuti? Mah? Certo è che: chi più, chi meno, abbiamo vissuto questo momento rispettando gli aspetti più tradizionalisti della festa, partendo dai regali che come già detto hanno comportato una spesa di poco superiore ai 200 euro a famiglia. Ma certo è che non si può pensare a un Natale senza luminarie. Qui dobbiamo dire che la fantasia di tanti ha trasformato, via, piazze e scorci dei nostri paesi in vere e proprie atmosfere che hanno contribuito a rendere ancor più sentita la festa. Natale è stato ancora una volta caratterizzato dalla gente quasi sempre di corsa, con la frenesia dovuta alla spesa per i regali, al traffico lievitato oltre misura, alla cucina sia essa di casa o del ristorante, perchè ancora una volta la tavola ha fatto da reunion tra parenti, dove a volte le manifestazioni d'affetto nascondono l'ipocrisia di silenzi durati nel tempo. Natale è anche questo in aggiunta a consumismo, confusione, totale alienazione dei vecchi valori di una volta. Difficile non essere pervasi dalle vecchie atmosfere di quando eravamo bambini e il Natale profumava di mandarino e dove tra un pezzo di carbone dolce e una boccetta di rosolio facevano capolino quei pochi regali che di tecnologico avevano forse solo il fatto dell'inserire le batterie.Quei Natale in cui ogni piccola cosa assumeva un' importanza che solo la semplicità riesce a regalare. Fortuna vuole che in mezzo a tanta confusione sia rimasto un pò di spazio per quelle piccole cose che fanno realmente piacere. Grazie quindi a quanti sono stati capaci di regalare momenti di serenità alla fine, i veri "regali" sono proprio quelli.

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