A CASA NON LO ASPETTAVANO PIU'
Domenico Marini, el “pì”, è stato internato in diversi lager: Germania, Jugoslavia, Romania. Gli internati non avevano diritto d'assistenza, vietato anche alla Croce rossa: di loro spesso non si avevano notizie. Furono ben 600.000 gli italiani in queste terribili e disumane condizioni: oltre 50.000 non hanno più fatto ritorno a casa. Qualcuno, come Domenico, ritenuto dai suoi ormai morto, un giorno è tornato a Sonico dove la sorella Maddalena, oggi 91enne, ed i nipoti viventi conservano i preziosi ricordi del “pì”, lo zio che non è mai sposato. Le medaglia a Domenico Marini va ad appuntarsi anche sul gonfalone dell'Anei impegnata in questa missione sociale, umanitaria, culturale e storica di enorme valore.
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