DIECI BENI CONFISCATI IN VALLE CAMONICA

La Lombardia è la terza regione italiana per beni confiscati alla criminalità. Se ne contano 3 mila 177. Ma i lombardi non lo sanno. Emerge, infatti, dal rapporto sulla percezione e la presenza di mafia e corruzione che chi ha risposto al questionario di Liberaidee non conosce beni confiscati sul suo territorio e il loro riutilizzo e a scopi sociali. Questo risultato ha lasciato molto perplessi gli ideatori dell'iniziativa. Anche perché quella dei beni confiscali e riassegnati a scopo sociale è stata una delle prime battaglia dell'associazione antimafia voluta da don Ciotti. La legge 109 del 96 è frutto delle battaglie di Libera. Per cui già da queste ore si dovrà partire con una campagna di informazione sul fenomeno, in Lombardia soprattutto. Anche perché se la percezione è una cosa, purtroppo la realtà è un'altra. E se è vero che c'è stretta correlazione fra la presenza dei beni confiscali e la quella mafiosa, anche la Valle Camonica non ne è esente. Infatti da Piancamuno a Corteno Golgi, da Gianico a Paspardo, passando da Breno e Sellero, anche sul nostro territorio sono una decina di beni confiscali. Alcuni di questi sono già in fase di assegnazione.

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