DUE INDAGATI PER LA MORTE DI ZIGLIANI
E' prevista per martedì pomeriggio l’autopsia sul corpo di Alessandro Zigliani, il muratore cinquantenne di Torre Pallavicina travolto da un muretto che ha ceduto mentre era al lavoro in un’azienda agricola piacentina e poi morto all’ospedale Maggiore di Parma per i traumi da schiacciamento. L’esame è stato fissato per le 14,30 all’obitorio della struttura sanitaria. Intanto ieri la procura di Piacenza ha aperto un fascicolo con l’ipotesi d’accusa di omicidio colposo e lesioni: dalle poche informazioni trapelate dagli uffici giudiziari emiliani, ci sarebbero almeno due persone iscritte nel registro degli indagati. I carabinieri hanno nel contempo posto sotto sequestro tutta l’area interessata dall’incidente avvenuto il pomeriggio del Primo maggio, mercoledì, nel quale anche un collega di Zigliani è rimasto ferito, seppure in maniera lieve (di qui l’indagine anche per l’ipotesi di reato delle lesioni, oltre che per omicidio colposo), mentre un terzo lavoratore non è stato investito dal crollo del manufatto in cemento armato. Nel mirino della procura di Piacenza – il fascicolo è in carico al sostituto procuratore Ornella Chicca – c’è la sicurezza: gli inquirenti vogliono capire se ci siano state eventuali falle sul fronte della gestione del lavoro di demolizione dell’ex porcilaia nel cantiere. Al vaglio anche il progetto di abbattimento del muro nell’azienda agricola di Cortemaggiore, per rilevare eventuali responsabilità. In attesa di dare risposte ai tanti interrogativi ieri nella casa di via Madonna di Loreto, in tanti si sono stretti intorno alla famiglia, portando parole di conforto alla moglie Sabrina e ai figli Cristian e Thomas, di 25 e 12 anni. Una tragedia questa che ha scosso l'intera collettività.
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