A LOZIO RIVIVE IL TEATRO DIALETTALE
Si è conclusa domenica 28 aprile a Lozio, la seconda parte della rassegna teatrale in dialetto, promossa dal Distretto Culturale della Comunità Montana di Valle Camonica, in seguito al bando di concorso per le migliori sceneggiature teatrali. Dopo le tappe di Breno e di Canè, quella che ha avuto come scenografia l'abitato di Sucinva, ha visto protagonista l'Associazione culturale “I Musicanti di Lozio”. In scena, per le vie e nei cortili, una delle 5 opere che si sono aggiudicate il contributo della Comunità Montana da 1 000 euro per essere realizzate, ovvero la sceneggiatura dal titolo “Chel Toto del Burtulì”. Il distretto culturale, che sta costruendo, con il contributo dei cittadini al progetto Maraèa, l'archivio della memoria della Valle Camonica, sta cercando di portare sempre più sotto i riflettori un tipo di teatro, quello dialettale, che non solo fa parte della nostra identità culturale in quanto tramanda una lingua che rischia di scomparire ma che va ad inserirsi anche in quelle proposte culturali e turistiche dal forte sapore camuno in grado di attrarre quei turisti che giungono in Valle Camonica per immergersi nella sua identità e tipicità. L'associazione “I Musicanti” dal 2016, con il canto, con il teatro e raccontando le storie del passato, tramanda un mondo genuino fatto di storie semplici, allegre, quotidiane, in cui si nascondono, dietro ai luoghi comuni le morali universali e dietro ai personaggi, la vita e la storia degli abitanti del passato che rivivono grazie agli anziani che in dialetto, tornano a parlare ai giovani di domani.
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