IL BRENO RINCORRE LA D

Voleva incitare, voleva conquistare, prendersi piazza e spogliatoio. Voleva dar vita a un bel gioco e poi emozionare. Voleva regalare sogni e spettacolo. Ci sta riuscendo appieno Mario Tacchinardi che dopo una stagione da 110 aspetta solamente la lode. Non può che essere soddisfatto il mister granata perché il suo Breno, quel sogno, quello più importante, chiamato Serie D, se lo tiene ancora ben stretto. Nulla ha potuto lo sfidante Canelli nell’andata della semifinale valida per gli spareggi nazionali: un Breno attento, quanto cinico e spesso straripante ha infatti messo nero su bianco il verdetto del Tassara. Il primo round va alla squadra del Presidente Cocchi, capace di imporsi, per 2-0, contro i piemontesi. Dopo una mezz’ora di studio, ma giocata comunque ad alti livelli e arricchita dai lampi dei fantasisti, a sbloccare il match è un calcio di rigore procurato da O’Neal e trasformato da Mattia Zagari. Una rete, quella del vantaggio, seguita a ruota, poco prima dell’intervallo, dal raddoppio firmato da uno scatenato Szafran. Un parziale caricato sulle spalle del gruppo e poi incamerato al fischio finale, nonostante le assenze, pesanti, di pedine fondamentali come Ghidini, Nardi e, soprattutto, bomber Sorrentino. Un Breno che non fa una piega, fa gioire, urlare di gioia i tanti tifosi presenti al Tassara e pronti, ora, a riversarsi in Piemonte, domenica 26 maggio, per chiudere i conti della semifinale e continuare a inseguire, quel sogno, sfuggito di recente dalle mani del Darfo, chiamato Serie D.

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