DUE MORTI IN BERGAMASCA
Nella mattinata di questa domenica 2 giugno, a Castione della Presolana, poco prima delle 11,30 il 118 è stato allertato per soccorrere Sergio Polloni di 57enne di Lovere, precipitato a 2.500 metri di quota sul massiccio della Presolana. Un’arrampicata come tante altre nella sua vita, nemmeno tra le più difficile per un istruttore di alpinismo del Cai come lui. Ma una scivolata improvvisa lo ha fatto precipitare mentre si trovava in cordata sulla parete sud della Presolana. Ma i soccorsi sono stati inutili: Sergio era morto, probabilmente sul colpo, a causa delle gravi ferite riportate nella caduta tra i massi. Molto conosciuto in paese, dove lo descrivono come una persona buona e disponibile, Sergio lascia la moglie Luisa e la figlia Erica, entrambe appassionate di arrampicata. Un infortunio lo scorso anno lo aveva tenuto per qualche mese lontano dalla montagna ma era tornato più carico di prima. Domenica la tragedia che ha sconvolto Lovere e tutta la famiglia del Cai bergamasco. La passione per lo sport era questione di famiglia: papà Reginaldo è stato olimpionico di canottaggio “quattro con” a Londra 1948. In un grave incidente stradale, sempre questa domenica, ha perso la vita Lanfranco Faccini di 76 anni, nato a Parma e residente a Reggio Emilia, sull’Asse interurbano di Bergamo. L’uomo ha imboccato l’ex statale 671 della Val Seriana in contromano, scontrandosi con una vettura che sopraggiungeva in quel momento e che viaggiava in direzione Lovere. Lo schianto è avvenuto a Seriate, all’altezza della zona commerciale di via Cassinone: il centauro non si sarebbe accorto in tempo del suo errore, non riuscendo poi a evitare l’impatto con l’auto, a bordo della quale c’era una famiglia. Immediato l’arrivo sul posto di due ambulanze, di un’automedica, dei vigili del fuoco e della Polizia stradale: nonostante le tempestive cure prestate sul posto dal personale medico, l’uomo è deceduto poco dopo.
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