OPERAIO USTIONATO A CASNIGO
Una fiammata mentre stava smontando un interruttore, ha investito un operaio 44enne di Gandino, procurandogli ferite al volto e al braccio. E' successo nel tardo pomeriggio di venerdì 5 Luglio a Casnigo. Erano le 18 quando si è verificato l'infortunio alla Fiberfil Spa, azienda che produce fibre sintetiche in fiocco, in via Serio. Da quanto è stato possibile sapere, pare che l’operaio fosse impegnato a smontare un interruttore di una macchina per la lavorazione della plastica quando, per cause in corso di accertamento, probabilmente un corto circuito, si sono sprigionate delle fiamme che lo hanno investito provocandogli ustioni al volto e al braccio destro. L’allarme è stato immediato. Nella ditta di via Serio sono giunti l’automedica del 118 e i volontari della Croce Verde di Colzate, il cui personale ha fornito la prima assistenza. Il ferito è sempre rimasto cosciente e da un primo esame non sembrava in gravi condizioni. Caricato in ambulanza e stato trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. Da quanto si è appreso, le ferite non erano così gravi da richiedere cure in uno dei centri specializzati per le grandi ustioni. Sul posto, per gli accertamenti del caso, sono intervenuti i carabinieri della stazione di Albino e i tecnici dell’Ats – Ufficio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, trattandosi di un infortunio lavorativo. Come sempre avviene in situazioni come queste, bisognerà individuare le cause per capire se una condotta diversa, da parte dell’operaio e da parte dell’azienda, avrebbe potuto evitare l’incidente. Non è stato possibile ieri contattare i responsabili dell’azienda. Sono passati poco più di tre mesi dal drammatico fatto che aveva scosso la Val Gandino, nel quale aveva perso la vita Monica Cavagnis, 50 anni, di Gazzaniga, rimasta impigliata con la sciarpa in un macchinario al tappetificio Radici di Cazzano Sant’Andrea.
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