DA' IN ESCADESCENZE AL PRONTO SOCCORSO
Un 33enne di Seriate si è presentato alle 20 di martedi al pronto soccorso dell’ospedale Bolognini di Seriate, con un amico ferito da una coltellata gridando e pretendendo cure immediate. L'uomo con fare minaccioso ha costretto il personale, onde evitare rischi inutili, sia a far spostare in un’altra sala d’attesa tutti i pazienti in attesa di essere presi in carico, sia a bloccare per circa mezz’ora l’arrivo di ambulanze, dirottandole su altre strutture sanitarie. Veniva richiesto l'intervendo delle forze dell'ordine. Alla fine, dopo essersela presa anche coi carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Bergamo, il giovane veniva arrestato con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e segnalato per danneggiamento e interruzione di pubblico servizio. Secondo quanto ricostruito il 33enne si è presentato al pronto soccorso accompagnando l’amico, che aveva una ferita da arma da taglio (arma che gli è poi stata trovata tra gli abiti e su cui sono in corso accertamenti): subito, gridando e insultando, avrebbero preteso immediato soccorso, incuranti degli altri pazienti in attesa. Messi in sicurezza questi ultimi, i medici hanno quindi iniziato a medicare il ferito, facendo però avvertire al tempo stesso i carabinieri. All’arrivo dei militari i due li avrebbero pesantemente insultati e il 33enne, a cui erano stati chiesti i documenti mentre l’amico veniva curato, avrebbe cercato di colpirli per tutta risposta a testate e spintoni, tanto da provocare a un militare contusioni guaribili in 7 giorni. Analogo trattamento avrebbe riservato a una vetrata, divelta. «Avevo bevuto ed ero preoccupato per il mio amico – ha spiegato ieri in direttissima, assistito dall’avvocato Raffaela Sala –. Forse siamo entrati in modo un po’ irruento, non ricordo bene cosa ho detto. Ho reagito al carabiniere perché ero al telefono». Vista la mancanza di precedenti penali, il giudice Donatella Nava ha convalidato l’arresto senza applicare misure, quindi ha accolto il patteggiamento della pena a sei mesi di reclusione, pena sospesa.
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