INCIDENTE AEREO LA PROCURA INDAGA

Questo lunedì è stato il giorno del dolore a Gazzaniga. Il giorno in cui i compagni di scuola dell'ISIS di Gazzaniga, di nuoto, gli amici di Marzia Mecca si sono stretti attorno alla madre della 15enne, Francesca Ongaro e alla sua famiglia. Non c'erano però, a dare l'ultimo saluto, le persone a lei più care. La sorella gemella Silvia e la sorella maggiore Chiara, ricoverate tutte e due nel reparto grandi ustionati degli ospedali di Padova e Milano e non c'era il padre Stefano ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Verona. Non sanno che in quell'incidente aereo nel quale sono rimasti ustionati e feriti, Marzia ha perso la vita. I primi ad essere accorsi, alla vista di quell'aereo da turismo precipitato sabato mattina mentre cercava di atterrare nei pressi dell'aero club di Orio, sono stati un poliziotto in pensione ed un amico. Hanno estratto i feriti dal mezzo in fiamme ma non sono riusciti a salvare Marzia, incastrata nelle lamiere. La famiglia era partita per una gita verso Verona quando il pilota, Stefano Mecca ha notato un guasto tecnico e ha fatto rientro alla base, ma qualcosa è andato storto. Saranno le indagini della Procura, che ha aperto un'inchiesta e nominato un perito e sta svolgendo i rilievi con la scientifica, accanto all'Agenzia Nazionale del Volo che ha aperto un'indagine parallela, a fare luce sulle cause della tragedia. Mentre Gazzaniga e Fiorano, le due comunità che hanno visto crescere Marzia, sono in lutto per la scomparsa di una giovane piena di vita, la madre fa la spola tra i tre ospedali in cui sono ricoverati suo marito e le sue due figlie. Non era su quell'aereo e si è salvato il quarto figlio di 8 anni.

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