UNA CROCE SUL COREN DELLA SACCA

C'é un antico canto dialettale camuno che parla delle “Cruss dei mucc”: croci delle e sulle montagne, per ricordare, riannodare percorsi e antiche vie, celebrare avvenimenti e pregare alla memoria di chi se n'è andato. Le croci del monti sono lì a testimone di una vetta raggiunta, di un punto da cui guardare verso il basso e dal quale far salire lo sguardo più in alto. E' accaduto anche alla Sacca di Esine dove sul “Còren” della località Splasére, a quota attorno agli 800 metri, è stata issata una grande croce realizzata da un gruppo di volontari della Sacca che hanno pensato, realizzato e concluso l'operazione a chilometro zero con risorse tutte interne alla frazione: la falegnameria Pianeti l'ha costruita, il parroco l'ha benedetta e la ditta Eli Fly l'ha portata in volo sul Còren. L'occasione dell'installazione della croce e della sua inaugurazione ha visto arrivare in quota molte persone trasportate in volo dall'elicottero, circa cento persone, molte delle quali da tempo non percorrevano più questi antichi sentieri. La croce del Còren delle Splasere ora ha un motivo in più per essere raggiunta: quella di essere un punto panoramico che, da un diverso punto focale, permette una visione straordinaria della Vallecamonica. E per i più appassionati, è punto di partenza per gli impervi sentiero della Valle dell'Inferno.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori