CINQUE INFORTUNI AL GIORNO

Ogni giorno tra la Valle Camonica ed il Sebino cinque persone vengono coinvolte in infortuni sul lavoro, dal 12 luglio al 19 settembre di quest'anno in provincia di Brescia sette persone sono morte mentre stavano lavorando, tre nel comprensorio Camuno-Sebino: venerdì 12 luglio a Berzo Inferiore alle Ferriere Bellicini muore schiacciato tra i rulli del laminatoio Felice Cere di 58 anni; sabato 20 luglio alla Dolomite Franchi di Marone muore schiacciato tra due carrelli trasportatori nel reparto mattoni Amos Turla 61 anni di Marone e giovedì 19 settembre alla distilleria San Giorgio di Paratico muore Mattia Parmini di 36 anni schiacciato da diverse tonnellate di zucchero. Sul territorio nel 2018 ci sono stati mille 693 infortuni, mille 707 nel 2017. I dati emergono da un ricerca della CGIL Valle Camonica Sebino realizzata in collaborazione con Osvaldo Squassina e presentata in anteprima durante il direttivo dei delegati che si è tenuto questo giovedì a Boario Terme. Dalla ricerca emergono dati molto preoccupanti come quello che nella manifattura crescono gli infortuni nonostante vi sia meno lavoro. Un altro dato è che gli infortuni ci liscio soprattutto lavoratori fino a 30 anni ed oltre i 50.Quindi i più giovani senza esperienza e formazione e quelli più anziani per calo di attenzione e stanchezza. Emerge poi dalla ricerca che manca a tutti i livelli il personale per effettuare i controlli nei luoghi di lavoro e che le aziende non investono in prevenzione. Ecco allora che la Cgil intende partire da questa ricerca che nei prossimi mesi verrà approfondita per proporre un incontro a più voci sul territorio e da per trovare soluzioni al problema.

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