VIGILI DEL FUOCO IN SCIOPERO

In provincia di Brescia mancano 26 vigili del fuoco, 24 fra capi squadra e capi reparto, 22 impiegati dei 44 previsti, 21 funzionari dei 26 previsti. La carenza di personale del comando provinciale dei vigili del fuoco di Brescia è un problema atavico. Nonostante il Comandante ing. Natalia Restuccia, abbia esposto al Dipartimento la situazione critica a tutt’oggi non si vedono soluzioni, ma non se ne vedono neppure a livello nazionale. Ecco perché questo giovedì 21 novembre si terrà – fra le 16 e le 20 – la prima delle 4 giornate di sciopero proclamate dai vigili del fuoco. Perché le belle parole non servono a niente, e neppure i funerali di stato e dopo la morte dei tre vigili del fuoco ad Alessandria e gli attestati di solidarietà e stima al corpo con proclami rassicuranti sul tema degli organici e della misure di sicurezza, ancora nulla di è mosso. E così, dopo i sit-in davanti a Montecitorio ed alle Prefetture, la protesta dei Vigili del Fuoco è costretta a fare ricorso a quattro giornate di sciopero nazionale: giovedì 21 novembre 2019 (ore 16-20), lunedì 2 dicembre (ore 10-14), giovedì 12 dicembre 2019 (16-20) e sabato 21 dicembre 2019 (dalle 10 alle 14). Ovviamente durante lo sciopero sarà garantita l’attività di soccorso urgente. La situazione in quel di Brescia è molto grave, e lo è da tempo. In tutti e cinque i presidi bresciani – Brescia centrale, Montichiari Aeroporto, Darfo, Salò e Gardone Val Trompia, manca personale e non ci sono fondi né per la manutenzione degli automezzi (alcuni dei quali hanno più di 18 anni) né per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle sedi di servizio. Per far fronte a queste carenze, circa due anni fa, ai distaccamenti di Darfo, Salò, e Gardone VT il Comando ha dovuto ridurre la squadra di soccorso da 6 a 5 unita, mentre in sede centrale, a volte, si è costretti a ridurre le squadre di supporto (automezzi speciali). Il Comando di Brescia, in Lombardia è al secondo posto dopo Milano, per l’attività di Prevenzione Incendi e la pesante la carenza di personale tecnico e amministrativo sta mettendo l’ufficio in crisi con rallentamenti nel rilascio del Certificato. La situazione si è aggravata lo scorso anno quando due ingegneri hanno avuto la promozione a comandante presso altre province e non sono mai stati sostituiti.

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