SAF SU NEVE E GHIACCIO

Hanno lavorato su neve e ghiaccio, hanno testato le tecniche di soccorso in valanga e sul lago ghiacciato, hanno provato le movimentazioni in ambienti ostili ed impervi, hanno testato i materiali di sicurezza personale e di soccorso. Quattro settimane di addestramento fra la Valle Camonica e la Val Cavallina per i vigili del fuoco dei nuclei avanzati degli specialisti speleo alpino fluviali di tutta la Lombardia. Otto giornate intense di esercitazioni che hanno coinvolto fra i 25 e i 30 uomini ogni giorno. I SAF che hanno partecipato, coordinati dal responsabile regionale Franz Carrara, sono arrivati da tutti i comandi della Lombardia. Ogni settimana ed ogni giorno uno scenario di intervento diverso scelto da un gruppo di specialisti dopo attenti sopralluoghi. E così tutti i vigili del fuoco coinvolti hanno potuto sperimentare la movimentazione su ghiaccio con utilizzo di ramponi piccozze e testando diversi sistemi di legatura in funzione dell’ambiente nel quale si trovavano, hanno fatto movimentazione su cascate di ghiaccio. Ma si sono mossi anche su scenari nevosi con ciaspole o sci, motoslitta o quad cingolato, hanno utilizzato come normale é, kit di soccorso in valanga (pala, sonda ed artva) sia come DPI personali, che sistemi di autosoccorso in caso di incidente alla squadra, hanno lavorato e hanno sperimentato movimentazione di squadra in ambienti potenzialmente pericolosi, hanno insomma cercato di ricreare ciò che potrebbe accadere nella realtà e in qualsiasi ambiente reso più pericoloso e più ostile da neve e ghiaccio e hanno ricreato in posto tutti i possibili scenari d'emergenza. Particolarmente spettacolari le esercitazioni effettuate sul lago ghiacciato di Endine in Val Cavallina dove durante l'ultimo addestramento è intervenuto anche l'elicottero Drago 82 dell'elinucleo di Malpensa con equipaggio completo dei due piloti, tecnico verricellista, e due elisoccorritori che giornalmente presidiano l’elinucleo di Varese, operando principalmente in Lombardia ma anche nelle regioni limitrofe, nonché nelle grandi calamita nazionali. Nonostante non sia usuale l'utilizzo di questo mezzo – se non per il trasporto veloce delle squadre in quota o nelle vicinanze del lago ghiacciato (poiché il flusso d'aria e d'acqua provocati dall'aeromobile potrebbero creare problemi di stabilità sia alla persona in difficoltà, sia agli astanti e al ghiaccio stesso) – il test con l'Agusta 109 è stato particolarmente istruttivo per i partecipanti. Grazie all'uso del gancio baricentrico, infatti, l'elicottero ha elitrasportato a grappolo i soccorritori sulla superficie ghiacciata dal lago, altri invece hanno operato a bordo dei gommoni da raft e altri direttamente in acqua con recupero per mezzo di barella spinale e recupero in corda. Anche durante questo addestramento si sono valutati più scenari, dalla stabilizzazione di una persona in acqua, al recupero, ai problemi legati all'ipotermia, sono stati testati materiali come ramponi di vario tipo, mute umide o stagne. Particolarmente significativo, dunque, questo addestramento anche se generalmente su scenari di questo genere in vigili del fuoco non sono soli, intervengono coordinandosi anche con altre forze come quelle dell'emergenza sanitaria e i nuclei sommozzatori che spesso sono per l’appunto elitrasportati dal Drago.

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