CINQUE PERSONE SOCCORSE IN MONTAGNA

Attenzione in montagna. Ghiaccio, neve, nebbia non sono amici degli escursionisti. Altre cinque persone sono state soccorse nelle ultime ore dagli uomini del soccorso alpino, a Valleve, dove sono intervenuti gli uomini impegnati in un'esercitazione a Foppolo insieme ai carabinieri del comando di Bergamo e ad Oltre il Colle con i tecnici della locale stazione. Si tratta di interventi complessi e in condizioni difficili soprattutto quando ad incalzare i soccorritori sono il buio ed il freddo. Comunque tutto è bene ciò che finisce bene e così i due alpinistri incrodati in Alben, nel Canale del Sacc – traditi da un po' di inesperienza e da un po' di sfortuna – e bloccati da un lastrone di neve costretti a chiedere aiuto, sono stati recuperati da due uomini della stazione di Oltre il Colle che si sono calati dalla cresta – poiché l'elicottero non poteva effettuare il recupero con il verricello a causa del vento - e li hanno messi in sicurezza. A quel punto, l’elicottero di Bergamo ha potuto effettuare il recupero e il trasporto a valle. La preparazione e la sinergia tra le forze in campo, AREU (Azienda Regionale Emergenza e Urgenza) e CNSAS, ha permesso una rapida risoluzione dell’intervento, con il massimo contenimento dei rischi per tutti. In difficoltà e in una zona pericolosa erano anche i tre sci alpinisti che hanno allertato i soccorsi attorno alle 18. Si trovavano al passo Tartano al rientro hanno sbagliato strada sono arrivati in un posto in cui si sono trovati in difficoltà e hanno chiesto aiuto. I tecnici della VI Delegazione Orobica erano già in zona per l’esercitazione di Foppolo. Sono partite subito le squadre, per raggiungerli hanno percorso un sentiero su cui erano caduti degli alberi, coperto da oltre un metro di neve. Li hanno comunque individuati e riportati a valle illesi. La conoscenza del territorio ha fatto la differenza e quindi è stato possibile individuare i malcapitati e riportarli alle auto sani e salvi in poco tempo, scongiurando i problemi che potevano insorgere con le temperature notturne in quota. Anche a questo servono le esercitazioni e proprio nelle stesse ore ne era in corso una a Foppolo in collaborazione con i Carabinieri sciatori del Comando provinciale di Bergamo. La simulazione ha riguardato l’evacuazione di un impianto di risalita bloccato: in casi simili fattori come le condizioni meteorologiche, il numero di persone coinvolte o i tempi di attesa possono rendere particolarmente complicati la messa in sicurezza e il salvataggio. Il soccorso in montagna inoltre richiede alle realtà che se ne occupano un aggiornamento continuo: i Carabinieri agiscono nell’ambito della sicurezza e del pattugliamento delle piste e in molte occasioni operano accanto al CNSAS Soccorso Alpino, che di norma provvede al recupero degli infortunati per la parte tecnica e sanitaria ma anche agli aspetti formativi. La collaborazione, nell’esercitazione, come nei molti interventi in cui i due Corpi agiscono insieme, è stata molto positiva, grazie alla volontà del Colonnello Paolo Storoni e di tutti i militari presenti. Si sta cercando con questi eventi di migliorare sempre più la collaborazione e in questa direzione va anche un altro momento formativo previsto per mercoledì 18 dicembre sul Monte Pora sull’uso dell’Artva e degli strumenti di autosoccorso, indispensabili in montagna d’inverno, come pala e sonda.

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