CONTROLLI DEI FORESTALI NELLE AZIENDE

Rilasciavano emissioni in atmosfera, dai loro impianti, in seguito alla lavorazione di metalli, all'alluminio o verniciatura, senza l'autorizzazione prevista a tutela dell'ambiente e delle salute pubblica. Per questo sono stati denunciati dai carabinieri forestali della stazione di Vobarno, i titolari di tre aziende, una a Preseglia, una a Sabbio Chiese e una a Odolo, per un totale di sette punti di emissione in atmosfera non autorizzati. Nelle utre aziende controllate inoltre sono stati rinvenuti depositi di rifiuti anche pericolosi quali olii e grassi esausti e sono state rilevate gravi negligenze nella tenuta dei registri obbligatori relativi alla tracciabilità dei rifiuti stessi. Negli ultimi mesi i controlli posti in essere dai forestali hanno dimostrato una scarsa attenzione generale al corretto smaltimento dei rifiuti, all'inquinamento atmosferico e allo sversamento di sostanze inquinanti nelle acque. A Bione ad esempio sono state sequestrate delle tubazioni di scarico non autorizzate provenienti da un bar e da un autolavaggio; a Odolo un'acciaieria non aveva installato i dispositivi per la misurazione della portata degli scarichi e a Castenedolo uno stabilimento di recupero dei rottami ferrosi e non ferrosi non aveva effettuato le analisi chimiche previste per legge. Sequestrato anche un veicolo che, privo dell'iscrizione all'Albo Nazionale Gestori Ambientali, stava consegnando dei rifiuti, alcuni anche pericolosi, ad un'azienda il cui capannone era già stato riempito di rottami metallici fino ad oltrepassare il limite di stoccaggio autorizzato dalla Provincia. L'atteggiamento di diffusa illegalità, che ha portato i carabinieri forestali di Vobarno a dare multe per un totale di 267 mila euro circa in pochi mesi, riguarda anche l'abbandono di veicolo fuori uso da parte delle aziende, l'inosservanza delle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni ambientali e la mancanza di manutenzione sugli impianti.

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