SEI MESI ALLA GUARDIA MEDICA A PIARIO
Guardia medica condannata a sei mesi con la sospensione condizionale per omissione di atti d’ufficio, così come nell’ultima udienza aveva chiesto il pm Fabrizio Gaverini. Per l’imputato sono scattate le attenuanti anche sulla scorta della lettera di scuse che il sanitario aveva scritto. Sei mesi di interdizione dai pubblici uffici è la pena accessoria stabilita dal tribunale. L’Ats di Bergamo, parte civile con l’avvocato Pierluigi Buzzanca, aveva chiesto 10 mila euro di risarcimento, ma dovrà far valere il verdetto in sede civile. L’episodio risale alle 23,30 dell’8 settembre 2014. In quel momento alla guardia medica in servizio a Piario, arrivava una telefonata da Castione della Presolana. Una donna di 42 anni accusava forti dolori allo stomaco e chiedeva di essere visitata a domicilio. Il dottore dopo la descrizione dei sintomi fatta dal marito, individuava una forma di virus gastrointestinale. Nonostante il consorte avesse ribadito l’assenza di dissenteria e vomito e la persistenza di forti dolori alla pancia pur dopo l’assunzione di tachipirina, il medico avrebbe rifiutato la visita a domicilio. Stando però al racconto fatto dalla difesa il sanitario avrebbe invitato la coppia a raggiungerlo all’ambulatorio di Piario. Marito e moglie decidevano invece di rivolgersi all’ospedale di Lovere, dove la 42enne veniva tenuta in osservazione per l’intera notte e operata l’indomani per una peritonite che, se trascurata, si sarebbe potuta rivelare fatale. L’imputato è già stato sanzionato dall’Ats e dall’Ordine dei medici e ha scritto una lettera di scuse, che per il pm è un’ammissione di colpa e per il difensore, Raffaele Rizza, invece è stata redatta in modo generico, senza che ricordasse bene l’episodio. Per il legale, se il medico avesse lasciato il presidio per un caso che al momento non aveva valutato grave, avrebbe corso il rischio di trascurare possibili pazienti più bisognosi. Per il pm invece la diagnosi non era altro che il tentativo di liberarsi della paziente: in quanto il dottore avrebbe dovuto raggiungere Castione della Presolana, paese più lontano del circondario.
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