RITO ABBREVIATO PER IL DELITTO DI GORLAGO
Sarà giudicata con rito abbreviato Chiara Alessandri, 43 anni, la donna accusata di aver ucciso per gelosia Stefania Crotti, mamma 42enne di Gorlago assassinata il 17 gennaio scorso e il cui cadavere carbonizzato venne ritrovato nelle campagne di Erbusco il giorno successivo. La decisione è stata presa dal giudice dell’udienza preliminare di Brescia Alberto Pavan, accogliendo la richiesta del difensore della donna, l’avvocato Gianfranco Ceci. La scelta consentirà all’imputata, in caso di condanna, di ottenere uno sconto di un terzo sulla pena, sarà però subordinato all’audizione di alcuni testimoni e alla produzione di una serie di documenti. Chiara Alessandri avrebbe ucciso Stefania Crotti, la rivale, con quattro colpi di martello in testa, poi avrebbe caricato il corpo nel baule della sua Mercedes nel garage di casa, a Gorlago, trasportandolo in Franciacorta e scaricandolo in un campo di Erbusco. Il marito e la figlia della vittima, insieme al padre, alla madre e alla sorella, si sono costituiti parte civile con l’avvocato Luigi Villa. L’accusa è affidata al pubblico ministero Teodoro Catananti. Si tornerà in aula il 27 febbraio e a parlare sarà l'imputata, Chiara Alessandri, accusata di omicidio aggravato dalla premeditazione e di distruzione di cadavere. La competenza è del Tribunale di Brescia in quanto la morte sarebbe sopraggiunta a Erbusco: in altre parole, secondo l’accusa la Alessandri avrebbe dato fuoco al corpo di Stefania Crotti quando lei, pur incosciente per le martellate ricevute nel garage dell’imputata, a Gorlago, era ancora viva. Chiara Alessandri è rinchiusa in carcere a Brescia dal 19 gennaio, giorno del fermo. Finora ha negato la premeditazione e la distruzione del cadavere.
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