DELITTO DI GORLAGO: RESTA IN CARCERE LA ALESSANDRI

Chiara Alessandri, 43 anni, di Gorlago, accusata dell’omicidio di Stefania Crotti, resta nel carcere di Brescia dove è detenuta dal gennaio scorso. La Cassazione ha infatti rigettato l’istanza della difesa. La decisione della Suprema Corte è stata comunicata, 24 ore dopo l’udienza in cui era stato discusso il ricorso presentato dal difensore, l’avvocato Gianfranco Ceci, contro la decisione del tribunale del Riesame che a febbraio non aveva accolto la richiesta difensiva di scarcerazione e ammissione al regime degli arresti domiciliari. Il Tragico fatto era successo il 17 gennaio scorso nel garage dell’abitazione di Gorlago della 43enne. La vittima era stata attirata con una trappola. Il movente è passionale: Alessandri, per l’accusa, avrebbe premeditato l’omicidio perché non sopportava che Stefania Crotti fosse tornata con il marito Stefano Del Bello, col quale la 43enne aveva avuto una breve relazione. Nessuna premeditazione, invece, secondo la versione fornita da Alessandri: voleva solo un chiarimento e per l’incontro aveva pensato a un escamotage (mandare un amico a prenderla, farla salire in auto bendata con la scusa di una sorpresa da parte del marito) visto che lei si rifiutava di parlarle. Poi nel box – è la versione dell’arrestata, che ha confessato – la situazione era degenerata e, al termine di una colluttazione, aveva ucciso con un corpo contundente la rivale. Caricata poi in auto e il cui corpo carbonizzato sarà ritrovato l’indomani a Erbusco, nel Bresciano. Fra le motivazioni dell’istanza di scarcerazione c’era la necessità dei figli minorenni della donna (in particolare la figlia, bisognosa di assistenza) di essere accuditi. Il legale aveva chiesto alla Suprema Corte di pronunciarsi anche sulla richiesta di trasferimento dell’inchiesta dalla procura di Brescia a quella di Bergamo. Secondo l’avvocato Ceci, non sarebbero stati messi a sua disposizione.

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