EMERGENZA AFA

Un primo bilancio di due giorni di super caldo parla di temperature attorno ai 40 gradi nelle città , con picchi mai visti a Schilpario, Colere e Valbondione. Oltre agli uomini a soffrire il caldo sono anche gli animali nelle case e nelle fattorie dove le mucche con le alte temperature stanno producendo per lo stress fino al 10% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali. È l’allarme lanciato dalla Coldiretti sugli effetti dell’innalzamento della colonna di mercurio oltre i 40 gradi nell’ultima settimana con le difficoltà maggiori nella pianura padana dove si concentrano gli allevamenti per la produzione di latte destinato ai piu’ grandi formaggi italiani Dop, dal Grana Padano al Parmigiano Reggiano. Se per gli animali domestici come cani e gatti è importante garantire sempre l’acqua e fare in modo che stiano sempre al riparo dal sole e in luoghi ben areati, per le mucche – sottolinea la Coldiretti – il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi, oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte. In soccorso – rileva la Coldiretti – sono già scattate le contromisure anti afa nelle stalle dove gli abbeveratoi lavorano a pieno ritmo perché ogni singolo animale è arrivato a bere con le alte temperature di questi giorni fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 dei periodi più freschi. Va fortunatamente detto che attualmente non esiste un allarme siccità. E’ quanto emerge da una analisi sulle disponibilità idriche necessarie per affrontare la straordinaria emergenza provocata dall’arrivo dell’ondata di calore. Le riserve di acqua sono per ora garantite – sottolinea la Coldiretti - grazie alle precipitazioni del mese di maggio come dimostrano i grandi laghi che hanno un grado di riempimento pari al 78% in quello di Como al 92%, il Maggiore e fino al 96% per il Garda mentre il fiume Po al Ponte della Becca si trova ad un livello di poco più di mezzo metro al di sotto dello scorso anno.

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