E' DI NUOVO ALLARME SICCITA'
L’ondata di siccità che sta colpendo ormai da quasi due anni il nord d’Italia non sembra volersi arrestare. Temperature record e assenza di piogge continuano ad asciugare il nord del Paese e le nevicate sono state insufficienti per rifornire i corsi d’acqua. Sono gli effetti ormai costanti del cambiamento climatico causato dall’uomo, che hanno portato al 40% il territorio italiano esposto alla siccità estrema. Dopo un 2022 che ha registrato il 40% di pioggia in meno al Nord, l’assenza nel 2023 di precipitazioni significative che possano ripulire l’aria da inquinamento e polveri sottili rende ancora più pesante la situazione tanto che c'è preoccupazione per la qualità dell'area soprattutto nelle città. Non solo l'aria: a fare le spese della carenza di acqua sono anche le campagne, i fiumi in secca, i grandi laghi ai livelli minini e quindi l'agricoltura. In particolare in Lombardia, dove la situazione è tra le più gravi, a fine gennaio le riserve di acqua erano di circa il 45% in meno rispetto alla media tra il 2006 e il 2020, il livello dei laghi era inferiore di poco più del 50% e il lago d’Iseo ha il 65% di acqua in meno rispetto agli anni scorsi. Una situazione, secondo la Coldiretti, peggiore di quella dello scorso anno quando nel Paese l'agricoltura ha registrato una perdita di almeno 6 miliardi di euro nei raccolti a causa della siccità. A causa della mancanza d’acqua ad esempio si stima che verranno coltivati in pianura quasi 8mila ettari di riso in meno secondo le ultime previsioni di semina, con un impatto rilevante sulla produzione di un alimento in cui l’Italia – precisa la Coldiretti - è leader europeo con la metà dei raccolti. Da più parte giungono anche gli appelli ad incrementare la raccolta di acqua piovana che è ferma appena all’11% e intanto, per non incorrere in problematiche analoghe a quelle dello scorso anno, Regione Lombardia, che ha reso permanente il tavolo siccità che riunisce tutte le realtà interessate dal problema, ha iniziato da giorni ad allertare i gestori degli invasi idroelettrici e gli enti regolatori dei laghi per iniziare ad accumulare acqua e cercare di salvare la stagione irrigua.
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