CONDANNATA PER RAPINA, LESIONI E RESISTENZA

Assolta dall’accusa di tentato omicidio, è stata condannata a tre anni e mezzo per rapina, lesioni e resistenza. I fatti risalgono al 28 ottobre 2018 quando la trentenne N. D. le iniziali, con l’allora fidanzato mise a segno diversi colpi in Valseriana tra cui una rapina all’ufficio postale di Gorno. Il compagno è stato condannato, in abbreviato, a due anni e otto mesi. All’udienza di ieri l’imputata, detenuta per altra causa, non ha presenziato. I testimoni hanno confermato che la rapinatrice aveva un accento «non italiano». Lei durante la rapina impugnava un coltellino riconosciuto da un teste, a questo si aggiunge un’altro dettaglio, l’auto come spiegato in aula da un carabiniere, quella in uso all’ex era entrata e uscita da Gorno in orari compatibili con la rapina. Ma la coppia, a causa di un cantiere, si trovò incolonnata, rimanendo inesorabilmente immortalati dalle telecamere, apparendo particolarmente agitati nel cercare di superare la fila. Due giorni dopo la rapina di Gorno, ci fu il colpo alla sala slot di Clusone, in conseguenza al quale la coppia forzò un posto di blocco dei carabinieri a Onore. Due militari furono investiti e feriti. I fidanzati-rapinatori furono ritrovati in un casolare abbandonato a Fino del Monte. Il giudizio di primo grado è stato emesso a gennaio 2019: con la condanna dell’uomo – in abbreviato – a otto anni per tentato omicidio, lesioni, resistenza e la rapina alla sala slot.

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