ACCOLTELLAMENTO A LOVERE

Uno in carcere a Bergamo con l'accusa di tentato omicidio, l'altro in ospedale a Lovere con una prognosi di 20 giorni dopo essersi preso un fendente nel fianco sinistro e sull'avambraccio. E' questo il bilancio di un'aggressione dai contorni ancora piuttosto fumosi – ma che i carabinieri di Clusone guidati dal capitano Daniele Falcucci chiariranno presto. Teatro dei fatti il lungo lago di Lovere nei pressi di Palazzo Marinoni nel tardo pomeriggio di questo giovedì. I due protagonisti sono un 29enne marocchino, disoccupato con precedenti per furto e danneggiamento, abituale consumatori di stupefacenti ed un suo coetaneo italiano residente sull'alto Sebino, dipendente di uno studio di Lovere che ha sede a pochi passi da dove si è consumata l'aggressione. Come i due si siano incontrati e perché non è ancora chiaro – anche se i carabinieri di Lovere e quelli di Clusone in queste ore stanno cercando di chiudere il cerchio e ricostruire con esattezza tutta la vicenda ed i rapporti fra i due. Pare che per incontrare il nord africano il 29enne bergamasco sia uscito dallo studio: sta di fatto però che il giovane marocchino si sarebbe presentato all'appuntamento con un coltello e sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Solo la prontezza della "vittima" che è riuscita a scansarsi sopo l'aggressione forse dopo un litigio ed ha scongiurato il peggio. E' stato comunque colpito con due fendenti al fianco e al braccio sinistro. Capita la situazione i sanitari, intervenuti per soccorrere il bergamasco hanno allertato i carabinieri di Clusone che sono arrivati in posto con una pattuglia della locale stazione e, sentito i testimoni, hanno avviato immediatamente le indagini. Mentre il bergamasco veniva soccorso all'ospedale di Lovere – le sue condizioni non sono gravi, ne avrà per una ventina di giorni – il marocchino veniva tenuto in osservazione fino ad oltre la mezzanotte perché a causa dell'effetto di stupefacenti non era in grado di sostenere un trasferimento in carcere dove però è finito nella mattinata di questo venerdì dopo aver passato la notte nella camera di sicurezza del comando compagnia dei carabinieri di Clusone. Per lui l'accusa è di tentato omicidio. Ora i carabinieri chiariranno anche il movente dell'aggressione.

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