I PESCI DI FIUME PROTESTANO ANCHE IN VALLE

Riportare l’attenzione del Ministero dell’Ambiente sulla questione dell’idroelettrico. È questo l’obiettivo della manifestazione organizzata dalle associazioni ambientaliste per sabato 25 gennaio, un flash mob a livello nazionale che prende il titolo di "protesta dei pesci di fiume". Con il drecreto FER1, approvato lo scorso anno, che prevede tra le altre cose l'incentivo al mini-idroelettrico, infatti, secondo le associazioni ambientaliste che hanno promosso l'iniziativa, il ministero sarebbe il principale responsabile del moltiplicarsi delle centraline e della corsa senza regole alla concessione ai prelievi idrici, che si spinge fin nei piccoli torrenti di montagna. Proprio su questi corsi d’acqua minori, la Direttiva Quadro Acque – che parla tra le altre cose di assicurare l'utilizzo sostenibile delle risorse idriche - verrebbe disattesa, causando gravi danni agli ecosistemi acquatici ed esponendo il Paese ad una probabile nuova infrazione comunitaria. Anche in Valle Camonica – dove ci sono già gravi situazioni - ogni anno la Provincia di Brescia autorizza decine di nuovi impianti di captazione senza una pianificazione organica denunciano le associazioni del territorio che hanno organizzato per sabato e domenica due flash mob e che aderiscono alla manifestazione nazionale della “Protesta dei pesci di fiume”: Associazioni Pescatori di Valle Camonica, Comitato Centraline di Valle Camonica, Amici del Torrente Grigna, Lega Ambiente e Italia Nostra di Valle Camonica, CAI Valle Camonica – Sebino. La “Protesta dei pesci di fiume” in Valle Camonica prevede cinque momenti. Sabato alle 14,30 il flash mob sul torrente Grigna a Esine, alle 15 a Plemo sul Resio e sul ponte di Montecchio a Darfo. Domenica mattina alle 10 a Forno Allione in comune di Berzo Demo e alle 11 presso la centralina sul fiume Oglio a Capo di Ponte. "Danni gravissimi vengono arrecati agli ecosistemi fluviali - dicono gli organizzatori - in cambio di un misero contributo di energia rinnovabile poi ceduto dai privati al Gestore dei Servizi Energetici ad un prezzo spropositato. Ricordiamo che l’incentivo che va a vantaggio delle imprese di derivazione mini-idroelettrica è sostenuto dai cittadini con le bollette delle utenze domestiche, per un importo complessivo di mille 300 milioni di euro all’anno".

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