NO DELLA REGIONE ALLA CAVA DI NOVAZZA

No di Regione Lombardia al polo estrattivo di Novazza, piccola frazione di Valgoglio. Interessata all'operazione la Tecme azienda di Villa d’Ogna, che annuncia il ricorso al Tribunale amministrativo regionale contro il documento di chiusura del procedimento pubblicato nell'albo pretorio dall’ufficio Cave provinciale. un’area classificata come Zps, zona a protezione speciale. Documento che decreta la fine del procedimento avviato per l'aggiornamento del piano cave provinciale, settore pietre ornamentali, di cui le gallerie dell'ex miniera di uranio di Novazza avrebbero dovuto far parte, consentendo l'estrazione della nota pietra verde. L'azienda commenta la decisione come una presa in giro, avendo investito cospicue risorse per realizzare ricerche e studi preparatori, dopo che da anni veniva lasciata intendere la possibilità di realizzare la cava. Un'attività che non avrebbe recato nessun danno ambientale, oltre a garantire occupazione ai residenti in Valle Seriana.

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