ESTRARRE PIETRA VERDE A NOVAZZA?

Estrarre ignibrite grigio-verde, utilizzando le vecchie gallerie scavate per cercare l’uranio. È quanto potrà essere fatto a Novazza frazione di Valgoglio, se l'ufficio Cave della Provincia, darà parere positivo alla richiesta avanzata dalla ditta Techme Srl (ex Fondamenta Srl) di Villa d’Ogna, di prevedere la possibilità di realizzare un cava di pietre ornamentali per l’estrazione della pietra pregiata, nell’ex miniera d’uranio di Valgoglio, localizzata all’interno del Parco regionale Orobie bergamasche. L’iter per la valutazione della compatibilità ambientale partirà il 20 giugno, data della prima conferenza di valutazione che si aprirà con la presentazione degli studi preliminari già effettuati dall’ufficio Cave provinciale previsti dal procedimento della valutazione ambientale strategica e della valutazione di incidenza. Al termine di questi procedimenti la Provincia esprimerà la sua decisione, che terrà conto anche dei pareri di tutti gli enti portatori di interesse. Fra i soggetti competenti in materia ambientale invitati alla conferenza del 20 ci sono Arpa, Ats, Parco regionale orobie bergamasche, Regione. Per l’estrazione della ignibrite grigio-verde, considerata di notevole bellezza, la proposta della Techme è, sostanzialmente, di utilizzare le gallerie di prospezione (in gestione al Demanio) che a Valgoglio, erano state scavate decenni fa per la ricerca dell’uranio che era stato trovato ma, alla fine, non estratto viste le proteste del territorio che si erano sollevate: «Quella ricerca -spiegano dall’ufficio Cave provinciale- ci permette, comunque, di sapere dove si trovano i livelli uraniferi (ossia, in pratica, dove è presente l’uranio). È chiaro che, dovessimo rilasciare parere positivo sulla possibilità di realizzare nella zona in questione una cava, la ignibrite grigio-verde potrà essere scavata solo dove non c’è traccia di uranio». Nel marzo 2017 la Provincia aveva dato il via a una revisione di tutto il piano cave provinciale per il quarto settore merceologico delle pietre ornamentali. Già nella fase di valutazione di questa revisione era arrivata la richiesta della Techme Srl di inserire fra gli ambiti estrattivi previsti dal documento appunto quello nell’ex miniera d’uranio di Valgoglio-Novazza. Questa richiesta era stata subito respinta poiché l’area in questione, si trova nei confini del Parco delle Orobie ed è una Zps (Zona a protezione speciale).«Potrebbe rappresentare un’occasione per il territorio. Ovviamente l’attenzione sull’impatto ambientale dovrà essere massima». Questo è stato il primo commento del neoeletto sindaco di Valgoglio Angelo Bosatelli.

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