LA SCASADA FA IL PIENO

Condannato al rogo che si è tenuto, come da tradizione nella serata del 31 gennaio. Stiamo parlando dello Zenerù. Che per l' occasione ha richiamato ad Ardesio una moltitudine di persone, diverse delle quali giunte dalla Valle Camonica. Al suono dei tradizionali campanacci è stato scacciato il freddo. Un lungo serpentone di persone ha attraversato le vie del centro storico al seguito del fantoccio, costruito per l’occasione da un gruppo di ardesiani seguendo le «dritte» dell’ideatore, l’eremita Flaminio Beretta. Una volta raggiunta piazza Monte Grappa, dove ad attenderlo vi erano centinaia e centinaia di spettatori il fantoccio è stato dato alle fiamme. Tra le presenze all’edizione 2018 della «Scasada del Zenerù» da sottolineare anche una delegazione giunta da Tricarico, paese della provincia di Matera, con le loro «Maschere di Tricarico». Frittelle, pane e strinù e fiumi di vin brulè hanno rallegrato gli animi dei tanti presenti: non solo grandi, ma anche molti bambini che muniti di «ciòca», come viene chiamato in dialetto bergamasco il campanaccio, hanno seguito lo «Zenerù» finché il fuoco non lo ha ridotto a cenere. Piena soddisfazione è stata espressa da Simone Bonetti che ha voluto ringraziare tutti i campanacci della Valle Seriana provenienti da Valgoglio, Novazza, Gromo, Bossico, Sovere e da molti altri paesi. La storia ideata quest’anno da Flaminio Beretta ha visto lo «Zenerù» scappare con un parapendio dalla località di Botto Alto, nota per la piccola chiesetta di Santa Lucia. Salutato l' inverno con la “classica” ardesiana, il paese dell' alto Serio torna ad essere protagonista nel weekend, con la 19a edizione della «Fiera delle Capre» e la 17a «Fiera dell’Asinello», momento di richiamo per un sempre crescente numero di allevatori e appassionati.

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