LA “SCASADA DEL ZENERÙ”
Ancora una volta nella serata di lunedi 31 gennaio Ardesio ha scacciato l’inverno. Anche se in forma ridotta per le norme imposte dalla pandemia, il suono dei campanacci della sparuta minoranza di Amici del Zanerù, ha accompagnato la tradizionale Scasada. Secondo l’usanza iniziata nel 1966, la locale Pro Loco ha dato alle fiamme il pupazzo raffigurante il freddo inverno e il male, per lasciare spazio al bene e ai tepori primaverili. Anche i bambini dei vari istituti scolastici del paese, in orari diversi e suonando piccoli campanacci hanno raggiunto Ponte Rino, per ammirare, girandogli attorno meravigliati, il grande pupazzo, frutto della fantasia dell’eremita Flaminio Beretta, interprete del pluripremiato docufilm «Zenerù» del regista bresciano Andrea Grasselli. Per il 2022, lo Zenerù per sfuggire al rogo è salito su un pullman di lusso, nel tentativo, senza esito, di raggiungere Parigi. Braccato è stato scortato per le vie del paese al suono dei campanacci, per poi essere dato alle fiamme. Sicuramente bello il pupazzo costruito quest’anno, con legno e altro materiale, dal gruppo «Amici del Zenerù»: sopra un pullman, all’interno del quale si notano diversi passeggeri, è appollaiato il personaggio. Frontalmente alla struttura, ben visibili le teste di una capra e di un asinello, a ricordare il soprannome degli abitanti di Ardesio, ma soprattutto la Fiera delle capre e dell’asinello, che purtroppo, almeno per ora non potrà svolgersi, anche se gli organizzatori non trascurano l’ipotesi di una edizione primaverile.
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