NO AL BULLISMO A SCUOLA
“Il bullo è una persona che non è contenta di se stessa, quindi vuole dominare, con la violenza, i più deboli”; “Non è grande chi ti fa sentire piccolo”; “bullo ko con il tuo deciso no”; “Se sei debole, non prendertela con me”. Sono alcune delle frasi che hanno trovato spazio su un grande striscione realizzato dagli alunni delle scuole di Costa Volpino e appeso in bella vista all'esterno della Domus Civica per lanciare un messaggio contro il bullismo. Questo venerdì 07 febbraio è stata infatti la giornata contro il bullismo e il cyberbullismo e sono molte le scuole delle nostre valli che hanno visto gli studenti impegnati in progetti di sensibilizzazione. Alle 11.45 ad esempio a Gazzaniga, nelle scuola primaria, primaria di primo grado e all'ISIS, gli alunni hanno consegnato contemporaneamente fiocchi blu contro il bullismo al sindaco Mattia Merelli e al vice sindaco Angelo Merici, mentre la scuola primaria di secondo grado ha realizzato presso il cortile della scuola un nodo umano, un simbolo da esporre contro il bullismo. A Castione della Presolana invece i ragazzi delle scuole medie si sono ritrovati sotto il porticato della sala consigliare dove sono stati apposti alla presenza del sindaco Angelo Migliorati cartoncini azzurri che riportano il nodo blu e la scritta “no al bullismo a scuola”. Iniziative volta a combattere un fenomeno presente oggi soprattutto sotto la forma del cyberbullismo e che colpisce, secondo i dati diffusi dall'Ats di Bergamo, quasi l'8% degli studenti della provincia bergamasca. Il 30% degli studenti conosce qualcuno che è stato vittima di cyberbullismo mentre il 4,6% ha preso parte a episodi di cyberbullismo rivolti verso altri ragazzi, soprattutto maschi, anche se anche le femmine vengono bullizzate. Il bullo nel 60% dei casi è un compagno di scuola, per il 30% è uno sconosciuto, nel 27% dei casi è un conoscente e nel 14% si rivela tra gli amici. A preoccupare è soprattutto il cyberbullismo poiché il 99% degli studenti bergamaschi tra i 15 e i 19 anni possiede almeno un dispositivo per accedere ad Internet (Pc, tablet, smartphone, ecc.) e il 98% ne riferisce un uso quotidiano, con intensità differenti: il 20% resta connesso per più di 5 ore e il 19% tutto il giorno. Sono le ragazze a utilizzarlo maggiormente per chattare e accedere ai social network principalmente e nella vita dei ragazzi acquisisce sempre più importanza l'identità digitale e la reputazione digitale, che può essere rovinata in un attimo, per colpa di un video condiviso da qualcuno su un gruppo whatapp oppure caricato sui social, di cui poi si perde il controllo nell'immensità della rete. Al mondo digitale serve quindi un'educazione che le scuole intendono promuovere ma è il ruolo delle famiglie ad essere cruciale, nel controllo di ciò che i propri figli guardano su internet, dell'uso che fanno dei social network e del tempo che passano in un modo virtuale dove le relazioni umane si riducono a dei like e dove le persone sono date in pasto ai leoni da tastiera.
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