CROLLO DELLE NASCITE IN BERGAMASCA

Meno bambini nati e meno bambini iscritti nelle scuole. Le scuole dell’infanzia si trovano in ogni angolo della provincia orobica, anche se negli ultimi anni si risente in forma marcata il calo delle nascite. A diminuire significativamente è il numero degli alunni delle materne paritarie calato del 22.09%, e passato dai 23.252 iscritti del 2011/2012 ai 18.116 (5.136 in meno) dell’anno in corso. Quanto possa essere significativo il calo lo si può intuire anche dal numero di sezioni delle scuole, che fa segnare un decremento del 15,11% sul totale (da 933 a 792). A diminuire è anche il numero dei lavoratori nella scuola: oggi sono circa mille gli insegnanti che collaborano con le realtà di questo tipo. L’unico dato a crescere negli ultimi otto anni è quello degli alunni disabili, che passano da 302 a 400 aumentando del 32,45%. Una tendenza demografica che non può che far riflettere. L'Adasm – Fism, Associazione degli asili e dell' Associazione degli asili e delle scuole materne e Federazione italiana scuole materne, rivolge un occhio particolare alle tematiche dell’inclusività: “L’unico dato in aumento negli ultimi anni – spiega Giovanbattista Sertori presidente dell'Associazione – è quello relativo alla presenza di alunni disabili nelle classi. Per questo Adasm ha attivato azioni di formazione e consulenza verso quest’utenza che è la più fragile”. Un altro aspetto che le scuole dell’infanzia devono affrontare è quello relativo alla presenza di etnie differenti all’interno delle stesse. “In questo caso la sfida è doppia – conclude Sertori –: da una parte dobbiamo essere in grado di saperli accogliere, dall’altra siamo chiamati a valorizzare le culture e le religioni differenti, testimoniando allo stesso tempo la nostra identità di scuole di ispirazione cattolica”.

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