6 MILIONI DA EX-SELCA DA REGIONE

Il Comune di Berzo Demo ha richiesto a Regione Lombardia 6 milioni di euro per la bonifica dell’area ex-Selca, grande sito industriale dismesso dal giugno 2010, dopo il fallimento della società ed i numerosi processi che hanno caratterizzato le vicende societarie, tra cui quello nodale di traffico internazionale di rifiuti. Il curatore fallimentare aveva proceduto con lo stoccaggio dei circa 50 mila metri cubi di rifiuti ammassati nei piazzali e messi in sicurezza in speciali contenitori dentro i capannoni che, nel frattempo, erano stati bonificati dalle coperture di amianto. Regione Lombardia non rientrerà nell’accordo di programma con tutti gli altri enti, Comune, Comunità montana, Provincia, curatore fallimentare, Unione dei Comuni della Valsaviore ed altri ancora, ma stipulerà un atto specifico solo col Municipio di Berzo Demo, per la concessione dei fondi necessari alla sola bonifica. Non parteciperà quindi alla seconda fase della totale rigenerazione del sito che prevede la costruzione dei capannoni e della strada per l’insediamento del nuovo soggetto industriale interessato all'area: la Lucchini RS di Lovere. La bonifica consisterà nella rimozione di tutti i rifiuti presenti nell’ex Selca, con un’eventuale rimozione dei terreni contaminati e dei materiali di riporto non conformi ottenuti durante la bonifica stessa. I rifiuti saranno poi stoccati in un’area di proprietà comunale già individuata a sud del sito, con un bacino di contenimento dove verranno stoccati i materiali. Per questi lavori, per la realizzazione dell’impianto di stoccaggio definitivo nell’area a sud, la rimozione dei rifiuti e la bonifica dei terreni servono 6,8 milioni. Servono però altre importanti risorse per lo smaltimento dei terreni non riutilizzabili, la realizzazione di una piastra in cemento armato impermeabile per futuri sviluppi industriali e la realizzazione della strada di collegamento tra i due siti, quello di bonifica e quello di stoccaggio, per un importo calcolato per ora a 2 milioni e 475 mila euro. Gli altri fondi necessari saranno messi dal Comune con risorse proprie e con la stipula di accordi con altri enti. L’intera operazione, comprese la bonifica e la costruzione di capannoni, uffici, strade e servizi, ammonterà a 23 milioni e 614 mila euro e si dovrebbe concludere entro il 2021 quando è programmato l’avvio delle attività della Lucchini.

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