ANIMA GEMELLA A PAGAMENTO, TRUFFE SUL WEB

Persino un'80enne – che si è rivolta agli uffici Adiconsum di Bergamo accompagnata dalla badante – si è fatta truffare da un sito di incontri. Le truffe dell'amore viaggiano sul web e la vicinanza con la festa di San Valentino – patrono degli innamorati – ha fatto emergere il problema in tutta la sua gravità. Negli ultimi mesi anche agli uffici bergamaschi si sono rivolte parecchie persone che a vario titolo sono state truffate da siti di incontri, nati per favorire la ricerca dell’anima gemella, in molti casi vere e proprie trappole che prosciugano il portafoglio”. Mina Busi, presidente di ADICONSUM Bergamo, legge l’ultimo rapporto di Eurostat, rilanciato dal Centro Europeo Consumatori Italia, di cui l’associazione di via Carnovali è partner, e confronta la realtà continentale con quella provinciale. “Di ogni genere e anche estrazione sociale: è questa la carta di identità di chi si rivolge all'adiconsum perché rimasto impigliato in abbonamenti, contratti o vincoli che niente hanno a che fare con affetti e amicizie. L’ultimo caso è quello di una signora di oltre 80 anni che si è recata all'adiconsum Bergamo accompagnata dalla badante. Tra gli internauti europei aumenta annualmente il numero di chi sul web cerca proprio la sua anima gemella attraverso iscrizioni a siti d’incontri e agenzie matrimoniali. E l’approssimarsi di San Valentino non frena certo la corsa. Tra questi tuttavia, alcuni consumatori non coronano affatto il romantico sogno, segnala il Centro Europeo dei Consumatori, ma appunto incappano in indesiderati abbonamenti a pagamento o truffe di vario genere. Spesso infatti i consumatori, al momento dell’iscrizione, non vengono adeguatamente informati su quali servizi sono inclusi nella versione gratuita e quali invece sono a pagamento; le indicazioni relative alle modalità di esercizio del diritto di recesso sono spesso poco chiare o inesistenti, così come quelle  riguardanti la disdetta dell’abbonamento, difficilmente reperibili o addirittura assenti”. “ADICONSUM Bergamo ha già chiuso positivamente una decina di contenziosi con siti non graditi, mentre stanno verificando altre situazioni che si sono presentate in questi giorni. In alcuni casi le somme superano i duemila euro. La raccomandazione è di fare attenzione a quando diamo il consenso su qualunque sito. Occorre accertarsi dei dati “anagrafici” del gestore, della presenza delle condizioni di abbonamento e della presenza della clausola di recesso. Se poi le cose non andassero nel modo auspicato non bisogna avere vergogna di rivolgersi a chi può dare una mano”.

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