SI SCUSA PER I VOLANTINI NEONAZISTI
“Sono dispiaciuto, non avevo compreso la gravità di quello che stavo facendo. Chiedo perdono a tutti”. Si è scusato così, di fronte al Gip Federica Gaudino, il 22enne arrestato dagli agenti della Digos di Bergamo nei pressi del parco Goisis, zona Monterosso, mentre distribuiva, incappucciato, volantini neonazisti con messaggi xenofobi sulle auto. Il pubblico ministero Carmen Santoro aveva chiesto la misura cautelare dei domiciliari. Il giudice invece ha convalidato il fermo ma l’ha lasciato uscire dal carcere, con l’obbligo di non andarsene da Bergamo e rimanere in casa nelle ore notturne. Il ragazzo che vive con i genitori all'oscuro di tutto, ha conseguito un diploma ma non studia e non lavora, parla tre lingue ed era finito in cella per resistenza a pubblico ufficiale, (addosso aveva anche un coltello di 22 centimetri), denunciato per istigazione all’odio razziale. Nella successiva perquisizione a casa venivano rinvenute croci celtiche, munizioni. Il lavoro delle Volanti e della Digos era partito un mese prima da una segnalazione del vice sindaco e assessore alla Sicurezza di Bergamo, Sergio Gandi, che aveva sottoposto all’attenzione della Questura alcuni volantini inneggianti all’odio razziale trovati in zona Redona. Nei volantini si rifà a una sigla, Forza di liberazione europea, che è stata riscontrata per la prima volta in Italia e in Europa, e su cui sta lavorando ora, insieme alla Questura di Bergamo, anche la direzione centrale di Polizia preventiva.
Commenti
Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!