CORDOGLIO PER DON ANGELO CRETTI

Si è spento nella notte a Corti S. Rocco don Angelo Cretti, sacerdote della diocesi di Brescia, originario di Costa Volpino, dove era nato il 25 luglio 1946. Dopo aver combattuto a lungo contro una malattia che ne aveva minato profondamente la salute, questa notte la sua tempra di montanaro ha ceduto. Pochi giorni fa era stato dimesso dalla Poliambulanza di Brescia dove aveva affrontato un ciclo di cure molto forti ed era tornato a Corti S. Rocco. Nato a Costa Volpino il 25 luglio 1946, ordinato a Brescia nel 1971, Don Angelo è stato curato di Gorzone, quindi alla Volta Bresciana e a San Polo, prima di essere nominato parroco, dal 1985 e per 18 anni, nella nuova parrocchia di Santa Angela Merici e successivamente a San Bartolomeo, a Brescia, dal 2003 al 2018. Don Angelo era uomo di profonda cultura biblica e scritturale: aveva studiato a fondo la Genesi e da lì aveva trovato ispirazione per approfondire l'evoluzione biologica, legata al mondo vegetale. Memorabili sono le sue settimane di studi geoligici e botanici con base al Rifugio Baita Iseo sulla Concarena dove era divenuto il custode, personale e anche a nome della comunità botanica internazionale dell'unica stazione nota e censita della “Linnaea borealis”, pianta delle caprifoliacee della Lapponia e del nord del Canada, di cui un esemplare fiorisce nel segreto del calcare della Concarena ogni anno. Don Angelo aveva poi una passione per l'arte pittorica, il restauro e la realizzazione di antiche icone russo-bizantine, di cui era cultore e raffinato conoscitore, proponendole ad un vasto pubblico e non disdegnando mai di colloquiare anche con i meno esperti, illustrando tecniche e principi, ma soprattutto facendo intravvedere, tramite l'immagine, quella bellezza assoluta che cercava nella preghiera e nella contemplazione della natura, soprattutto in montagna. Come parroco ha lasciato opere importanti, che sono una lode a Dio ed una casa per il credente: a Brescia la chiesa di Santa Angela Merici, i restauri dell’antico lazzaretto e il nuovo oratorio di San Bartolomeo. Era consigliere spirituale del coordinamento diocesano del "Rinnovamento nello Spirito", da cui traeva spunto per le sue omelie che spaziavano libere e alte nel cielo, guardando sempre verso quello Spirito da cui traeva i doni speciali dell'amore per la natura che conduce al suo Creatore. Questo lunedì dall’abitazione in Corti S. Rocco di Costa Volpino, alle 15.00 la salma verrà traslata al Cimitero di Corti. La Messa esequiale sarà concordata con la famiglia a tempo opportuno al termine dell’emergenza.

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