LA PRIMAVERA DIMENTICATA
Profumi e colori della nuova stagione cancellati dal nero che ci circonda, avvolto dal silenzio rotto da quell'unico tremendo suono ormai troppo famigliare. Così in un mondo che ha cambiato le nostre abitudini e che cambierà sicuramente l'esistenza, i valori veri assumono dimensioni diverse e per un attimo, concedetemelo, con tutto il rispetto, ma le vicenda Moric-Favoloso, le verità di Morgan, passano in secondo piano rispetto all'idea geniale del professore Marco Ranieri e dei suoi colleghi del Policnico di Bologna su come raddoppiare i ventilatori polmonari per ampliare i posti in terapia intensiva. Un riequilibrio forzato dall'ondata mortale generata da un Virus, capace, in poco tempo, di capovolgere i valori esistenziali. Una scelta imposta dal momento, da non sottovalutare, essendo talmente logica da sconvolgere l'illogicità del comportamento adottato fino a ieri. E in questo scossone hanno il sopravvento i numeri del contagio, in crescita esponenziale. Che l’ospedale Papa Giovanni di Bergamo sia allo stremo non è un mistero: ambulanze in coda, personale costretto a turni massacranti e ad alto rischio di contagio, con qualcuno arrivato a essere sempre presente dal 23 febbraio, il giorno in cui il Covid-19 bussò alla porta. Il Pronto Soccorso di questo mare tempestoso è infatti il primo porto. Ancora questo Sabato mattina alle 7 al cimitero monumentale di Bergamo sono arrivati i mezzi dell’esercito, chiamati a trasportare in altre città e in altre regioni le salme di una settantina di cittadini. Saranno cremate altrove perché i forni del camposanto di Bergamo, pur funzionando a pieno ritmo, non riescono a smaltire le vittime di questa strage. E mentre in trincea medici e infermieri lottano quotidianamente con le ben note difficoltà, aspettiamoci l'ennesimo pesante rendiconto, augurandoci possa dettare la fine della parabola negativa.
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