LA GESTIONE DELL'EMERGENZA COVID

6 mesi di idillio e fattiva collaborazione spezzati da un documento delle organizzazioni sindacali di categoria alla Asst della Valcamonica: Funzione pubblica di Cgil Vallecamonica Sebino, Funzione pubblica della Cisl Brescia e Funzione pubblica locale della Uil bresciana, con Nursing Up, sindacato degli infermieri italiani, hanno sollevato il problema dei pesanti aumenti degli orari di lavoro, gestiti di giorno in giorno senza programmazione, dando precedenza ai malati in isolamento, con i problemi legati ai dispositivi individuali che hanno fortemente limitato spostamenti e creato difficoltà anche nella gestione personale di esigenze fisiologiche, carenze di informazioni, soprattutto nelle fasi iniziali, a reperire mezzi di protezione. Il documento stigmatizza due nodi che, secondo le organizzazioni sindacali, hanno evidenziato problemi storici della sanità camuna: le pesanti mancanze di personale e di posti letto di emergenza/urgenza e lo scarso riconoscimento professionale ed economico per il personale della Sanità. Immediata la risposta, con comunicato stampa ufficiale, da parte della Asst della Valcamonica nel quale si afferma che “L'Asst della Valcamonica prende atto con stupore del comunicato stampa emanato dalle organizzazioni sindacali” e ribadisce punto per punto la posizione dell'Azienda per l'intero periodo di emergenza legata al Covid-19. In primo luogo ai dipendenti è sempre stata garantita la disponibilità di dispositivi di protezione individuale, assicurando l'utilizzo coerente con le disposizioni dell'Organizzazione mondiale della Sanità, peraltro ampiamente illustrato negli incontri tra Azienda e rappresentanti della sicurezza, dandone informazione sulla rete intranet aziendale. Cittadini, utenti e operatori sono stati informati in ogni fase dell'emergenza, anche attraverso incontri con organizzazioni sindacali e lavoratori sicurezza. Infine, l'Asst ribadisce di aver provveduto ad un massiccio reclutamento di personale ad ogni livello, per far fronte a maggiori carichi di lavoro ed alle assenze per malattie e infortuni covid correlati. Inoltre, ai dipendenti impegnati nell'emergenza sono state riconosciute somme aggiuntive, con remunerazioni a marzo e giugno per le ore straordinarie, indennità, reperibilità e altre particolari condizioni di lavoro. L'Azienda sottolinea il fatto di aver sempre operato per la massima tutela di operatori e pazienti, mentre garantisce che già giovedì 6 agosto ci sarà l'incontro con le organizzazioni sindacali per proseguire nel percorso dei miglioramenti organizzativi.

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