PIU' ATTENZIONE IN MONTAGNA

In questi giorni, il Cnsas sta effettuando un elevato numero di interventi: come accade di solito, il periodo estivo è quello in cui ci sono più richieste di soccorso, anche perché aumentano le persone che vanno in montagna. Diversi interventi potrebbero essere però evitati, con un'attenzione maggiore alla prevenzione e alla sicurezza: è questo l'appello lanciato in queste ore dal soccorso alpino agli escursionisti e agli amanti delle gite in montagna. “Controllate” - affermano dal corpo nazionale - “le previsioni del tempo; informatevi sugli itinerari che intendete fare - durata, difficoltà - e sul grado di preparazione fisica o di competenza che richiedono; dite ad altre persone, familiari, rifugisti, amici, dove avete intenzione di andare; verificate di avere abbigliamento e attrezzatura adeguati, a partire dalle scarpe.” Tra gli ultimi interventi quello di questo mercoledì in Valsaviore dove tre escursionisti che stavano scendendo nel pomeriggio dal rifugio Prudenzini, arrivati nei pressi di Macesso di Sotto, a poca distanza da Fabrezza, dove comincia la carrozzabile, uno di loro, un uomo di 65 anni, ha cominciato ad avere problemi a una gamba e non si sentiva più in grado di proseguire. Allora hanno chiesto aiuto: la centrale operativa di AREU (Azienda regionale emergenza urgenza) ha attivato la Stazione di Media Valle della V Delegazione Bresciana. La squadra è salita con il quad e ha trasportato la persona a valle.  Il nucleo SAF del comando provinciale di Bergamo dei Vigili del fuoco, con gli uomini della sesta delegazione orobica del soccorso alpino hanno soccorso inoltre, sempre questo mercoledì, una donna in difficoltà, per la probabile frattura di una caviglia, sopra il rifugio Gamba ad Adrara San Rocco. La donna è stata raggiunta, stabilizzata e trasportata a piedi con la barella portantina per circa 40 minuti, poi con il mezzo fuoristrada fino all’ambulanza a Berzo San Fermo, che l’ha portata in ospedale. Sempre i tecnici della VI Delegazione Orobica poco prima di mezzogiorno hanno soccorso un ragazzo di 18 anni di Albino, uscito per un’escursione con un gruppo di altri giovani durante la quale si era procurato una distorsione a una caviglia nella zona del Lago Nero, nei pressi del rifugio Cernello. Le squadre territoriali hanno raggiunto in poco tempo l’infortunato, grazie anche all’Enel che ha messo a disposizione la funivia per raggiungere la quota di 1800 metri. I soccorritori hanno condizionato e immobilizzato il ragazzo, lo hanno portato con la barella fino alla funivia e poi sono scesi a valle, dove attendeva l’ambulanza per il trasporto in ospedale. Un ragazzo di 21 anni di Olgiate Molgora, è stato soccorso nella tarda serata di martedì: il giovane parte di un gruppo scout e si trovava nella zona della Valle Asinina, aveva perso il sentiero ed è scivolato per una trentina di metri in un canale. È però riuscito a chiamare con il cellulare e a chiedere aiuto. La centrale ha inviato sul posto i tecnici della VI Delegazione Orobica del Soccorso alpino e l’elisoccorso di AREU decollato da Bergamo. Le squadre hanno tagliato alcuni alberi per poter evacuare il ferito, che è stato messo in sicurezza, recuperato e infine trasportato in ospedale

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