LINEE GUIDA, PREOCCUPATI GLI AUTISTI
I mezzi pubblici, per garantire la ripresa dell'anno scolastico con il trasporto degli studenti, possono coprire fino all'80% dei posti. Le linee guida stabiliscono che gli alunni e i viaggiatori in generale non possono salire sugli autobus e sui mezzi pubblici in generale se hanno febbre o sintomi e che devono mantenere la distanza di un metro durante la salita e la discesa che deve avvenire in modo ordinato. Questo quanto stabilito dal Ministero delle Infrastruttre e dei Traspoeto e dal Ministero per gli affari regionali. Immediata la reazione degli autisti degli autobus che, secondo la Cgil di Bergamo che segue il settore, sarebbero preoccupati per la loro incolumità e non si sentirebbero protetti dalla norma che porta la capienza all'80%, decisione che si basa su evidenze scientifiche e sulla considerazione dei tempi di permanenza medi dei passeggeri. I conducenti, però, fanno notare, a bordo dei mezzi ci restano un intero turno di lavoro. Gli autisti dei bus non hanno mai smesso di lavorare, in silenzio, per garantire il proseguimento di un servizio pubblico anche durante il lockdown. Secondo quando denuncia il sindacato, diversi conducenti sarebbero finiti in ospedale per Covid-19, e durante la pandemia in un' azienda di trasporti bergamasca si è registrato un picco di circa 90 assenze per malattia. Oggi chiedono maggiori tutele, ad esempio che almeno resti lo spazio vuoto accanto alla postazione del conducente, quello delimitato attualmente da una catenella e chiedono anche che si continui a provvedere alla fornitura di mascherine e guanti. Chiedono insomma di non essere, di nuovo dimenticati.
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