LOTTA ALLE ALGHE DEL SEBINO

Il problema della proliferazione algale nel Sebino nelle stagioni particolarmente calde ormai è ben noto e studiato a fondo. Quanto, però, accaduto nelle ultime settimane ha creato qualche preoccupazione in più per la quantità delle alghe raccolte, della specie Vallisneria, che sfiora le 500 tonnellate, unitamente a tronchi e ramaglie portati nel Sebino dall'Oglio e dai torrenti nelle recenti precipitazioni temporalesche, per un quantitativo di circa 300 tonnellate di legname. A giorni ci sarà un altro importante momento che riguarda la salute dei tre laghi di cui si occupa la Società di Gestione MPL, con la presentazione della sperimentazione del progetto della Società Graia, affidato dal bando della Provincia di Bergamo alla società omonima, capofila di una mini rete di imprese, per il contenimento e la rimozione periodica della vallisneria. Quello che ormai è conosciuto come “Piano Marshall” della Regione Lombardia pere sostenere l'economia dei territori, che interessa anche i laghi Iseo-Endine-Moro, prevede risorse importanti anche per acquisto di macchinari e attrezzature per interventi strutturali sul territorio: un nuovo battello spazzino fa parte di questo progetto, in analogia a quanto è avvenuto sul lago di Endine per il contenimento e la rimozione delle canne palustri spondali. La Società di gestione dei tre laghi, che ha sede a Sarnico, ora si prepara alla seconda fase del progetto Graia valutando quali tecniche sono riuscite a evitare la proliferazione delle alghe, in che misura e soprattutto a quale prezzo per l’ecosistema.

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