AIUTIAMO BENEDETTO

Il volto di Benedetto Santamaria è provato, ma i suoi occhi non sono spenti. Il suo fisico fatica, ma la sua mente è lucida. Benedetto non è giovanissimo, ha alle spalle un vissuto. Faceva il cuoco, aveva una vita che lo soddisfaceva. Poi è arrivata la malattia: un infarto prima, un problema cardiaco cronico poi. Lentamente, tutto ciò che aveva costruito è diventato un cumulo di macerie. A 65 anni, è rimasto solo e ha perso il lavoro. Gli restano solo due valigie, con le quali ogni giorno lo potete vedere in Corso Europa a Milano. Lì è ben voluto da tutti, perché è educato e pacato. Ed è lì che lo ha conosciuto anche Roberto Tomesani, colui che ha lanciato il progetto “Una mano a Benedetto”. Obiettivo: permettere a quest’uomo di avere un’altra possibilità. Nello specifico, l'intenzione iniziale era quella di aiutarlo a rilevare un piccolo bar a Castione della Presolana, possibilità poi sfumata. Ora non resta che appellarsi al buon cuore di chi attraverso una donazione a fondo perduto per aiutarlo nella vita di tutti i giorni, oppure attraverso un prestito permettergli di rilevare un'attività, il cui provento consenta di restituire il dovuto. Questo è possibile grazie al sito www.benedetto.club

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