IL COVID PENALIZZA IL TURISMO

La Provincia di Bergamo, tramite gli Uffici del Turismo e dell'Osservatorio turistico, ha elaborato alcune anticipazioni inerenti l’andamento dei flussi turistici sul territorio bergamasco nell’estate 2020. La diffusione dei dati è resa possibile dal raggiungimento di elevati tassi di copertura delle comunicazioni da parte delle strutture ricettive attive: 79,9%, di cui 83% del settore alberghiero e 79,5% di quello extra-alberghiero. Viene confermato l’impatto negativo dell’emergenza sanitaria sugli arrivi e le presenze del periodo giugno - agosto, che registrano rispettivamente un -60,3% e – 53,5% rispetto all’estate 2019. Osservando il trend degli arrivi da gennaio ad agosto 2020, si evidenzia a partire dal mese di maggio un’importante ripresa dei flussi. Gli arrivi a maggio sono pari al - 93,4%; ad agosto – 43,7%. Il Covid ha inciso profondamente sul peso del turismo italiano e di quello straniero, a vantaggio del primo: il peso del turismo domestico rispetto a quello straniero risulta nettamente maggiore rispetto al rapporto registrato nel 2019 gli arrivi dei turisti italiani passano dal 53,2% nel 2019 al 77% del 2020 e le presenze dal 57,1% al 79,4%. Complessivamente nel periodo estivo gli arrivi degli italiani calano del 42,6% e quelli degli stranieri dell’80,5%. La durata media del soggiorno è però aumentata sia per gli italiani che per gli stranieri: la tendenza è quella di soggiornare più a lungo nella stessa struttura. Nonostante l’emergenza anche nell’estate 2020 si conferma il settore alberghiero quello preferito dai turisti. Le Valli Seriana e Brembana e l’area del Sebino hanno raggiunto i risultati migliori registrando ribassi più contenuti con una sostanziale tenuta. Per quanto riguarda le presenze, buoni risultati per la Valle Seriana (-35,5%), il Basso Sebino (-35,2%), l’Alto Sebino (-37%) e la Valle Brembana (-38,5%). Drastica invece la riduzione del turismo in Bergamo città (arrivi – 79,5% e le presenze -75,4%) .

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