CALANO I RICOVERI COVID IN BERGAMASCA
129 nuovi positivi al Covid accertati e 15 ricoverati in meno nelle strutture ospedaliere della provincia orobica, è questo il bilancio delle ultime 24 ore in bergamasca, ai quali vanno però aggiunti purtroppo 5 decessi. I pazienti Covid ricoverati sono tornati sotto le 800 unità, prevalentemente provenienti dalle realtà più colpite, Milano, Monza e Varese. Un quadro che consente una gestione poco problematica sotto il profilo della pressione ospedaliera. Tra i Comuni della provincia orobica che hanno registrato il maggior incremento giornaliero di positivi sono stati Bergamo (+11), Treviglio +8, Capriate +6, Grassobbio +5, mentre a livello regionale, il maggior incremento di positivi si è avuto a Milano, seguito da Monza e Brianza e Varese. Dicevamo15 i ricoverati in meno tra Bergamo e provincia nella giornata festiva. All’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo sono stati in tutto 181, dieci in meno in totale rispetto a sabato: 107 nei reparti Covid di degenza, 12 in semintensiva, 62 in Terapia intensiva. E sui 62 pazienti attualmente in Terapia intensiva, 31 sono ospitati negli spazi della Fiera, che da oggi inizieranno ad accogliere anche i primi pazienti Covid ordinari. Calo anche nei plessi dell’Asst Bergamo Est. A ieri erano 148, così distribuiti: 58 nell’ospedale Bolognini di Seriate, a cui vanno aggiunti 6 pazienti in Terapia intensiva, 25 ad Alzano, 23 a Lovere, 13 a Piario e 23 a Gazzaniga. Stabile il dato dell’Asst Bergamo Ovest: 206 i pazienti, 103 a Treviglio e 103 a Romano. Il Policlinico di Ponte San Pietro a quota 119, mentre all’Humanitas Gavazzeni sono stati 58 i degenti nei reparti Covid, 6 in Terapia intensiva. Sui numeri più contenuti della seconda ondata pandemica a Bergamo, per Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e membro del Comitato tecnico scientifico ha inciso “la responsabilità legata alla memoria individuale e sociale, rimasta proprio per il grande impatto sulla provincia durante la prima fase”.
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