MORTI TRIPLICATI A NOVEMBRE
Novanta, dal 15 settembre a ieri, con un’impennata recente, le vittime Covid in bergamasca. La seconda metà di ottobre, ha visto 21 morti, di cui 18 solo tra il 22 e il 31 ottobre. Il picco s’è avuto proprio il 31 ottobre, 8 decessi in 24 ore, ma non è da escludere che quel dato così alto comprenda anche decessi avvenuti nei giorni immediatamente precedenti ma comunicati con ritardo. Le cifre sono decisamente imparagonabili a quelle registrate la prima ondata. Dal 2 al 14 novembre si sono contati 37 decessi, mentre dal 16 novembre a ieri sono state 26 le vittime. Superata quota 800, per quanto riguarda i ricoveri nelle strutture ospedaliere bergamasche, numeri comunque gestibili. Nelle scorse 24 ore al Papa Giovanni XXIII di Bergamo erano 198 i pazienti Covid (+17) tra ospedale e Fiera: 124 degenti ordinari, 12 in sub intensiva e 62 in Terapia intensiva (di cui 32 in Fiera); nell’Asst Bergamo Est 147 i ricoverati (-1), così distribuiti: 57 degenti a Seriate, cui vanno aggiunti 6 in Terapia intensiva, 25 ad Alzano, 23 a Lovere, 13 a Piario e 23 a Gazzaniga; 120 i ricoverati (+1) nel Policlinico di Ponte San Pietro, di cui 7 in Terapia intensiva; 67 Covid all’Humanitas Gavazzeni: 58 degenti, 6 in Terapia intensiva e 3 «grigi» in attesa del tampone; 197 i ricoverati negli ospedali dell’Asst Bergamo Ovest (-9): 101 a Treviglio e 96 a Romano.Sono partiti anche i tamponi rapidi destinati alle scuole della Bergamasca per rintracciare i positivi. Test antigenici che intercettano le proteine del virus con il metodo tradizionale naso-faringeo ed è stata l’Asst Bergamo Est la prima ad essersi attivata con i primi tamponi rapidi effettuati, grazie all’allestimento di un punto dedicato in una sede esterna all’ospedale Bolognini di Seriate. Da Ats Bergamo confermano che tra mercoledi e giovedì il servizio sarà attivato anche dall’Asst Papa Giovanni e dall’Asst Bergamo Ovest.
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